Non c’è dubbio, la Città del baseball d’inverno adora far parlare di sé. Così dopo il fallimento della società arrivata in semifinale lo scorso anno (la Nuova Nettuno), le tre richieste di ripescaggio giunte in federazione e con le quali si è rasentato il ridicolo, adesso si torna a parlare di scudetto (manca da 18 anni, record assoluto) grazie all’avvento del presidente del Rimini Simone Pillisio. Già, perché della società nero-arancio pensiamo sia ancora il rappresentante, ma nel baseball italiano è praticamente tutto possibile. Magari avrà dato le dimissioni mentre scriviamo, ha detto egli stesso che deve chiudere delle pratiche in Romagna, fatto sta che il City che a malapena ha finito il campionato scorso e ha rischiato di non iscriversi a questo, ha trovato il salvatore della patria. E adesso a Nettuno si torna a sognare il titolo italiano.
Tutto possibile, per carità, forse anche lecito dal punto di vista delle carte federali, ma certo il movimento non ci fa una bella figura. Poi Pillisio e chiunque altro con i propri soldi e capacità fanno quello che vogliono, ma pensate a cosa sarebbe successo se Zangheri avesse solo immaginato una cosa del genere? O, per fare un paragone azzardato, un Lotito che da presidente della Lazio a preparazione alle porte, con il mercato nel vivo, va e si accorda con l’Atalanta o il Sassuolo?
Ecco, immaginiamolo e pensiamo a cosa accadrebbe nel calcio. Oltre a far gridare allo scandalo il mondo pallonaro, minimo attiverebbe la Procura federale. Nel baseball si tace.
A Nettuno – dove un contatto Pillisio lo aveva avuto già lo scorso anno, quando da Novara passò a Rimini – si pensa in grande. E si è raggiunto, anche per questo inverno, il record di far parlare di baseball “off season”. Ancora una volta per vicende societarie. Mai sorprendenti come questa.
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