Nonostante le voci più tetre che girano sui social, ed altre varie amenità, sembra che il Rimini Baseball continui per la sua strada e vada avanti. O almeno fa un passo.
Intanto da qualche giorno è stato nominato un nuovo consiglio direttivo, con Ciro Esposito – in precedenza segretario del club – nuovo presidente e due altrettanto nuovi membri del direttivo (Valentina Esposito e Elena Liguori). Questo dovrebbe spazzar via qualunque possibilità di vedere tolta dalla federazione l’affiliazione alla società, nel consiglio federale in programma venerdì prossimo. Qualche voce in questi giorni ha parlato anche di mancanza del numero di giocatori obbligatorio, ma questo al momento non c’entra, visto che il regolamento organico prevede sì un minimo di 15 tesserati, ma all’inizio del campionato, non prima.
Quanto alla squadra, della formazione e gestione se ne dovrebbe occupare Andrea Girasole. Imprenditore, italo-svizzero, iniziato al baseball come giocatore del Riccione ed attualmente della nazionale svizzera. Punterebbe a fare un anno con costi assolutamente limitati, per salvare palmares e storia. Già sabato a Rimini c’è stata una riunione con le realtà locali in questa chiave, interrotta quando è arrivata la notizia della morte dell’ex-presidente Zangheri. Dietro ci sarebbe sempre Pillisio, con iscrizione fatta e connessa fideiussione presentata.
Fin qui quel che riguarda il Rimini Baseball in senso stretto. A livello personale poi lo stesso Pillisio ha continuato a fare i suoi passi, dopo l’inibizione per 120 giorni inflittagli in primo grado per le vicende dei debiti del Novara. Giovedì ha presentato ricorso alla Corte d’Appello Federale, per vizi nella sentenza dopo la chiusura della camera di consiglio, con richiesta di annullamento della stessa. In ballo ci sarebbero poi anche le firme sulle cambiali presentate a nome del Baseball Novara, che stando al diretto interessato non avrebbero la sua firma, e il fatto che la multa dal Tribunale Federale è stata inflitta alla società Baseball Novara e non allo stesso Pillisio. E dopo c’è sempre la possibilità di ulteriori passi presso il CONI: una insomma strada ancora lunga.
Nel frattempo l’1 marzo dovrebbe esserci la discussione del caso-Ozanich davanti al Tribunale Federale, con prima giovedì prossimo il consiglio federale.