C’è stato il tempo, nel calcio e durato in pratica poco più dello spazio di un mattino, del “Lodo Petrucci”. Salvava però in qualche modo la “storia” di un club, a livello di FIGC e a certe precise condizioni, ma anche quello non parlava di scudetti e titoli vinti.
Nel baseball abbiamo un precedente specifico: il riconoscimento da parte della FIBS con una lettera del 10 aprile 2017 (sulla base di quanto deliberato dal consiglio federale l’8 novembre 2011) del trasferimento alla SSD Nuova Città di Nettuno “dei titoli sportivi vinti dalla SSD Nettuno Baseball srl”. Ma erano altri tempi e di altri regolamenti.
Più di recente, e non a caso, il passaggio di testimone fra il precedente “Parma Baseball” e l’attuale “1949 Parma Baseball” ha percorso altre strade.
Ora il fallimento della Ssd Nuova Baseball Club Città di Nettuno srl e le rinunce del Rimini Baseball, e nel caso del club laziale qualche intervento sui social, hanno riportato d’attualità la cosa.
Io credo che le possibilità, giuridicamente, siano molto poche. Allo stato le cose dovrebbero stare più o meno così: 1) Se il Rimini ha rinunciato solo a serie A1 e Coppa Campioni potrebbe ancora salvare il palmares facendo quest’anno almeno una categoria giovanile (e spero qualcuno stia lavorando a questo); 2) Ai fini sportivi invece non so che valenza potrebbe avere anche un eventuale “acquisto” dalla curatela fallimentare del Città di Nettuno, come parte dell’avviamento, ma non sarebbe male vedere in proposito un asta fra Nettuno Baseball City e Nettuno BC 1945 (e perché no qualcun altro). Questa ancora ci manca!