Il 150esimo campionato professionistico di baseball americano (il primo segna la data del 1869), è finalmente iniziato. La palma di migliore partenza del 2019 spetta senza dubbio ai Seattle Mariners che dominano la West Division di American League con 7 vittorie ed 1 sconfitta. La miglior partenza nella storia degli M’s, superiore anche al 6-2 del 2009, è stata ottenuta grazie a due sweep (uno a Tokio contro Oakland ed uno interno contro gli Angels), in altrettante miniserie da 2 gare ed alla vittoria per 3-1 nella serie contro Boston giocata a Seattle. E’ ovvio che il roster di Scott Servais non può reggere questi ritmi tutto l’anno (chiuderebbe la stagione con 121 vittorie e 21 sconfitte), e che prima o poi arriverà la fase discendente, però la capacità della squadra di essere aggressiva al piatto e dell’attacco di realizzare fuoricampo ed extra-base, accompagnata da un’ottima fase difensiva, resta negli occhi dei tifosi che già sognano. Anche perché contemporaneamente la squadra più accreditata a vincere il pennant non se la passa benissimo. Gli Astros infatti con 2 vittorie e 5 sconfitte sono alla peggiore partenza dal 2013 (allora fu 1-6), anno chiuso con 51 vittorie e 111 sconfitte, peggior record della MLB di allora. Peggio di loro in tutta la American League hanno fatto solo gli Angels che con 1 vittoria e 6 sconfitte hanno il peggior avvio di stagione di tutta la MLB.
Nella Central Division del “Junior Circuit” Minnesota vince 2-1 la prima serie della stagione contro Cleveland per poi chiudere 2-0 la minierie a Kansas City contro i Royals. I Twins sono mezza partita avanti ai Tigers, squadra in costruzione zeppa di giovani che la vecchia volpe di Ron Gardenhire sta plasmando a dovere. I partenti Matt Boyd e Spencer Turnbull sono saliti agli onori della cronaca per aver fatto vincere ai Tigers due partite consecutive con gli “starting pitcher” che realizzano più di 10K (13 per Turnball contro gli Yankees e 10 per Boyd contro Kansas City). Non accadeva a queste latitudini dal 2014 con protagonisti Rick Porcello e Anibal Sanchez. La rotazione dei partenti nelle prime 8 partite del campionato ha concesso appena 3 corse a casa, record di franchigia dal 1987.
Anche nella East Division di AL non tutto è andato come ci si aspettava in questo pazzo avvio di stagione. Basti pensare che Tampa Bay, con 5 vittorie e 2 sconfitte è leader del girone (lo scorso anno era 1-6 dopo 7 partite). Difesa di ferro ed ottime prestazioni dei partenti sono alla base di questo piccolo miracolo dei Rays che in casa hanno vinto 3-1 la serie d’apertura contro gli Astros e 2-1 quella contro i Rockies. Più ombre che luci sulla partenza degli Yankees (3-4), e dei Red Sox (2-6), che per arrivare a 5 vittorie devono unire le partite chiuse positivamente da entrambe.
In National League sono i Brewers a volare più alto di tutti grazie ad un record che parla di 6 vittorie ed 1 sconfitta. Con Christian Yelich sugli scudi. L’MVP di National League ha una media di .375 con 4 fuoricampo ed 8 punti battuti a casa in 7 partite finora giocate. Un avvio di stagione sensazionale che ha aiutato i “Crew” a regolare 3-1 i Cardinals ed a realizzare uno “sweep” da 3 a Cincinnati contro i Reds. Le 2.5 che la distanziano proprio da San Louis, seconda nella Central Division, rappresentano la distanza maggiore in questo avvio di stagione. In questo girone sorprendono in negativo i Chicago Cubs che con 1 vittoria e 5 sconfitte condividono il peggior record del “Senior Circuit”. La peggior partenza dal 2012 rievoca fantasmi inquietanti nel “North Side” visto che in quella stagione (anche allora 1-5 dopo le prime 6 gare), i Cubs chiusero con 101 sconfitte. Il reparto difensivo tra i maggiori indiziati di questo avvio fallimentare visto anche che il roster ha la miglior media battuta di tutta la MLB (.307). Il bullpen ha sulle spalle due sconfitte in Texas (1-2 la serie persa contro i Rangers), ed una ad Atlanta (0-3 la serie contro i Braves), mentre altre due disfatte vanno imputate a errori della difesa. Nella sconfitta in gara1 in Georgia, Chicago ha messo insieme la bellezza di 6 errori, record negativo di franchigia in una singola gara dal 12 settembre del 2006 (allora si giocò per 11 inning).
Tutto facile invece per i Phillies che con 4 vittorie ed 1 sconfitta guidano la East Division e si coccolano il loro fenomeno Bryce Harper che inizia la stagione con una media battuta di .500 (la più alta della MLB finora), con 3 fuoricampo e 5 punti battuti a casa in 16 turni di battuta al piatto. Dietro id loro i Mets partono forte vincendo 2-1 la serie a Washington e 3-0 quella a Miami contro i Marlins prima di perdere gara1 in casa contro i Nationals. Il 5-2 non fa stare comunque tranquilli i tifosi dei Metropolitans visto che anche lo scorso anno la partenza fu sensazionale (6-1 dopo le prime sette che arrivò a 11-1 nelle prime 12), salvo poi sgonfiarsi nel corso della stagione, ma le performance di Jacob DeGrom sul monte di lancio (2-0, 0.00 media ERA e 24 strike-out in 13.0 inning lanciati nelle due gare del 2019), e del rookie Pete Alonso (.346 di media battuta, 1 fuoricampo e 7 punti battuti a casa nei primi 26 turni in battuta nella Major League), strappano più di qualche sorriso nel Queens.
Infine tutto o quasi come da programma nella West Division di NL con i Dodgers avanti a tutti grazie alla vittoria per 3-1 nella serie interna contro Arizona a cui ha fatto seguito il 2-1 nella serie contro i Giants, sempre a Los Angeles. Per i Dodgers a parlare sono le statistiche offensive. Primo nella media punti a partita (7.86, grazie anche al 18-5 con cui è terminata gara2 contro i D-Backs), primo nel ranking dei fuoricampo (18 in 7 partite), secondi nella media battuta (.289, seconda solo ai Cubs).
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