La sorpresissima targata Godo

San Marino batte il doppio delle valide ma perde una partita dove gli ospiti chiudono con ben cinque errori

Lauro Bassani - PhotoBass
Matteo Galeotti pitcher vincente sul Titano
© Lauro Bassani - PhotoBass

La prima vera sorpresa del campionato di A1 arriva da San Marino. Il Godo di Marco Bortolotti vince 4-2 sul Titano ed è la prima vittoria di una squadra di seconda fascia contro una delle quattro candidate ai play-off. E’ la vittoria del monte di lancio rossoblù, con l’ex Galeotti a prendersi la rivincita e il riminese Luca Di Raffaele a conservare il prezioso vantaggio con una mini no-hit in 2.2. Ma è anche la sconfitta del baseball d’attacco di San Marino, incapace di capitalizzare il doppio delle valide e protagonista di una serie di scelte totalmente sbagliate sulle basi. Non solo, la squadra di Chiarini riesce a perdere una partita quando il numero degli errori degli avversari (5) è superiore a quello delle valide (4).

Base ball e lancio pazzo è la partenza di Maestri che poi incassa il primo punto ospite su errore di Rondon che poi però salva il suo pitcher con una gran presa al volo sulla linea di Lorenzo Di Raffaele e uomo in seconda. Al terzo Maestri piega nuovamente le ginocchia e tra basi, colpiti, errore su pick-off, sono di Reda e Giacomo Meriggi le valide pesanti del 3-0. San Marino comincia a svolazzare sulle basi e Rondon (autore del doppio dell’1-3) prima è graziato in seconda da una “ballerina” scontrollata di Godo, poi viene eliminato in terza.

Dopo il “texas” di Romero che diventa doppio da score, Reginato tocca la valida che vale il 3-2, ma l’esterno sammarinese, che arriva in terza sul doppio in ritardo di Celli, è insicuro se continuare la corsa a casa base e viene eliminato. Maestri si riprende a suon di strike-out ma al sesto inning ha già 96 lanci e lascia il monte a Mazzocchi che incassa subito il 4-2 sul singolo di Evangelista.

La partita si decide al settimo attacco dei titani. Entra Di Raffaele che riempie le basi, poi è glaciale nel mettere strike-out Flores. Si arriva al nono, un inning da galleria degli orrori difensivi di Godo. Il turno in battuta di Trinci è pessimo, ma viene salvato due volte dagli errori in zona di foul di Galli e Reda poi batte l’ennesimo pop innocuo su Galli che non può esimersi dal catturare la palla al volo. Con due out, altra battuta innocua di Giordani in direzione esterno centro dove Gelli toppa completamente la presa poi rilancia verso la seconda laddove l’incauto lead-off sammarinese tentava un improbabile arrivo. Terzo out e game over.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.