L’UnipolSai riporta la Coppa di Campioni a Bologna, dopo 6 anni. Gliela consegna su un piatto d’argento un semplicemente mastodontico Rivero: nessun punto subito, 4 valide concesse, 14 strikeout, 120 lanci! Tutto mentre in attacco la squadra a cominciato a far punti al 2° e dopo non ha lasciato più alcun spazio all’idea che l’Olanda potesse resta sul trono d’Europa a livello di club dopo quattro anni di dominio.
Tutto è cominciato con una giocata fuori dal “libro”. Doppio di Marval da primo in battuta del secondo inning. Smorzata – chiamata, richiamata e fatta (coi puristi della tribuna a trovar di che ridire) – da Ericson Leonora. Singolo corto di Vaglio al centro, per un 1 a 0 che non ci sarebbe stato senza “l’offensivo” bunt. Così come nessuno può sapere se il dopo sarebbe stato uguale. Fatto sta che, con un altra valida di Russo e quattro ball conquistati da Grimaudo a riempire i cuscini, il doppio di Fuzzi è valso 3 punti tutti in un colpo, per quanto l’ultimo aiutato da un errore di Draijer all’esterno sinistro.
Sarà stato anche questo, ma la fatica è sembrata molto più sul braccio di Heijstek (6 riprese, 81 lanci) che in quello di Rivero (5 inning lanciati, 63 lanci), nella ripetizione della sfida fra gli stessi pitcher di martedì scorso quando era toccato all’UnipolSai perdere, 2 a 1.
Rivero va come meglio non si potrebbe chiedere, mentre al 4° gli olandesi sono costretti a ricorrere al primo avvicendamento sul monte, chiamando dal bullpenn Stuifbergen, con Fuzzi e Nosti in base per valido, senza riuscire con questo ad evitare i punti del 6 a 0 bolognese, portati a casa base un triplo di Polonius. Per l’ “omone” beniamino del pubblico di un Falchi stasera quasi pieno in “ogni ordine di posti” (a parte quelli infimi all’esterno destro), a fine quarta ripresa sono 8 gli strikeout tutti suoi, con 3 valide concesse, contro le 8 messe a referto d’attacco Fortitudo.
Quando al 5° il parziale prima diventa 7 a 0 per l’UnipolSai – e poteva benissimo essere anche più ampio – e Leonora fa una presa-miracolo su battuta corta di Henrique a chiudere la parte bassa della ripresa, cominciano a diventare pochi i dubbi su come andrà a finire.
Raul concede la prima base ball al 6°, e subito dopo arriva alla decima eliminazione al piatto. Ha la difesa dietro, e risponde con l’undicesimo “kappa”: 104 lanci. Poi il dodicesimo e il tredicesimo: 114 lanci a fine 7°. E dall’altra parte tutti debbono concedere qualcosa all’attacco di una UnipolSai ispiratissima: Groen, Rietel. Non c’è assolutamente paragone. E Rivero continua, non fa conti Frignani di quante volte il suo lanciatore ha fatto ruotare il braccio. 14 strikeout, quando a quota 120 lanci e viene, inevitabilmente, il momento del cambio con Bassani. Un Bassani che si propone come erede, come lanciatore italiano-italiano, chiudendo con due eliminazioni dirette a casa base sugli ultimi cinque uomini della partita affrontati.
A Castenaso, intanto, oggi pomeriggio, gli Ostrawa Arrows hanno vinto per 13 a 3 al 7° dal Deurne Spartans la “finale-salvezza” ed è dunque Belgio e perdere l’anno prossimo il posto in Coppa dei Campioni, a vantaggio o di una seconda squadra tedesca e ceca, dipende da come finirà domani la Coppa Ceb a Brno.