San Marino, riscatto con gli interessi

Sette punti in due inning contro Bassani e partita chiusa in anticipo, con la Fortitudo che si rianima solo quando scende Maestri

Lauro Bassani - PhotoBass
Terza vittoria consecutiva per Alessandro Maestri
© Lauro Bassani - PhotoBass

Al quarto tentativo stagionale San Marino batte la Fortitudo. Dopo aver perso due partite di un punto e una di due, i titani si riscattano con gli interessi, vincendo 11-7 una partita che in realtà finisce al secondo inning, come la prova di Alex Bassani. Il partente dei campioni d’Europa viene subito aggredito dal line-up sammarinese: base a Giordani, doppio di Rondon più errore, volata di Flores per il 2-0 al primo inning. Quattro valide dei primi quattro del line-up sammarinese alla seconda ripresa, con due out, visita di Radaelli, poco prima dell’homer da tre punti di Reginato che porta il risultato sul 7-0 e Scotti a rilevare Bassani, Ma non è finita, perché al quarto le basi a Rondon e Romero sono un segnale di difficoltà del rilievo della Fortitudo, con Flores che produce un rbi con una rimbalzante, l’errore di Marval fa entrare un altro punto come il singolo di un Epifano tornato super in difesa: 10-0 e partita in ghiaccio.

Anche perché Maestri confeziona la terza, robusta prestazione consecutiva, per quattro inning nessun corridore avversario arriva in base, concentra tutte le sue tre valide concesse al quinto, quando Bologna segna due punti e scende dopo sei riprese da protagonista. La squadra di Frignani ha un sussulto contro Coveri (4 punti tra cui un fuoricampo di Polonius), poi arriva l’homer di Rondon, la ciliegina finale di una partita che di fatto era finita già da tempo.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.