La capolista UnipolSai Bologna è attesa dalla trasferta nel profondo nordest, contro i Rangers Redipuglia in un doppio confronto da giocare sabato 22 giugno alle ore 15.30 e 20.30 allo stadio comunale Gaspardis di Ronchi dei Legionari. La squadra goriziana, che lo scorso weekend ha osservato il suo turno di riposo, occupa il quinto posto (4 vittorie, 8 sconfitte), laddove invece i biancoblu (12-2) guidano la classifica con tre lunghezze su San Marino, Parma e Nettuno City.
All’andata furono due successi per gli emiliani, ancor freschi campioni d’Europa, frutto di due gare molto sofferte, concluse con i punteggi di 3 a 2 e 8 a 5. I Rangers suscitarono ottima impressione, confermata poi nei cinque weekend successivi, nei quali hanno conquistato quattro importanti vittorie negli scontri diretti di bassa classifica in trasferta a Castenaso e Godo.
I biancoblù arrivano da un weekend in chiaro-scuro, passato a smaltire le scorie del dopo coppa, con un monte di lancio non al completo ma incamerando comunque un importante successo al Falchi contro il San Marino, non replicato sotto il Titano, dove è maturata la seconda sconfitta stagionale.
Dice Daniele Frignani: “… è una trasferta difficile, dovendo giocare due partite nello stesso giorno. All’andata i due lanciatori partenti, Escalona e Pirvu, ci misero in difficoltà e anche il loro lineup è tosto. Sono per ora la squadra rivelazione del torneo. Il nostro obiettivo rimane il primo posto in regular season, per assicurarci anche l’anno prossimo la presenza in coppa dei campioni, dunque proveremo a portare a casa due vittorie”. Il manager biancoblu comunica anche l’arrivo a Bologna e l’inserimento in gruppo di Andy Paz, che si è già allenato e si è già dimostrato pronto e disponibile per la nuova avventura. Il suo utilizzo sarà valutato dopo l’ultimo allenamento.
Migliora nel contempo la situazione infortuni, con Noguera recuperato e a disposizione per le rotazioni della gara di sabato sera, che ritroverà anche Rivero a pieno regime, dunque schierato come partente contro Pirvu. Nella gara riservata ai lanciatori di formazione italiana, che si disputa nel pomeriggio, Pizziconi non è ancora disponibile, mentre si stanno valutando le condizioni di Bassani, reduce da un infortunio alla caviglia, che sta recuperando. In tal senso c’è dell’ottimismo e l’imolese, o in alternativa Scotti, anch’egli reduce da un acciacco, potrebbero essere i partenti contro Escalona. Qualche difficoltà invece per Agretti, alle prese con un infortunio al gomito.
Il Redipuglia, allenato da Frank Pantoja, sembra penalizzato oltre misure da cifre statistiche a tratti impietose, come la media difensiva .939, frutto di 29 errori in 12 gare, decisamente troppi per questa categoria. Anche in attacco la media .236 non è certo entusiasmante, rendendo l’attacco giuliano superiore soltanto a quello del Godo. Il monte di lancio, quinto del torneo, rispecchia invece la posizione in classifica, con media ERA di 5.69, contro 3.64 dei felsinei, che battono .265 e difendono con .978, ancora miglior media in A1 seppur sporcata negli ultimi weekend. Notevoli invece le individualità, a partire dal giocatore di origine venezuelana Renzo Martini (.436 con 4 doppi e 3 fuoricampo), terzo battitore del torneo e dal colombiano/venezuelano Efrain Contreras (.383, con 3 doppi e un fuoricampo), anch’egli nella top ten al quinto posto. L’interno venezuelano Josè Hidalgo (.275 con 2 doppi e 3 fuoricampo) completa un trio che potrebbe benissimo militare in un lineup anche di una squadra di vertice. Manca ancora invece alla neopromossa quella profondità dell’ordine di battuta necessaria per essere più pericolosi e produttivi, con i vari Cechet, Boscarol, Deotto (2 doppi e 2 fuoricampo), Alberto Varin, Cespedes e Tonzar a viaggiare intorno a .200 di media battuta. Ancora insufficiente Giulio Monello, rientrato da qualche settimana dopo l’esperienza NCAA con Odessa, Texas. Per quanto riguarda il monte di lancio, sembra che il Redipuglia si appoggi soprattutto ai due lanciatori partenti: il romeno Eduard Pirvu (2-4, 5.86) e l’italiano Josè Escalona (2-1, 3.32), capaci di tenere il monte per 6/7 riprese, ma a dispetto delle medie non certo eccellenti del bullpen, vanno anche registrate una salvezza a testa per Polo e Enrico Varin.