E’ stata pubblicata ieri la sentenza del Tribunale Federale della FIBS dello scorso 8 luglio a carico di Simone Pillisio per aver continuato, da “squalificato”, ad operare “formalmente” come presidente del Rimini e “di fatto” come direttore sportivo del Nettuno City: irrogati altri 60 giorni di interdizione. Condotta contraria allo statuto della Federbaseball e al codice di comportamento sportivo del CONI.
Da presidente del Rimini avendo sottoscritto quattro prestiti di giocatori (Celli, Di Fabio, Cherubini e Richetti), “non potendo valere in senso contrario l’assunta buona fede”. In nome del Nettuno City vista la testimonianza del dirigente della Fortitudo Bologna Pierluigi Bissa che ha dichiarato di avere avuto, in qualità dei colloqui telefonici con il Sig. Pillisio, “in occasione dei quali quest’ultimo si rapportava quale Direttore Sportivo del Nettuno Baseball City. In particolare, nel corso dei citati colloqui, il deferito si interessava di definire la posizione dei giocatori del Nettuno Baseball City, rappresentando, nello specifico, la volontà della Società di procedere al trasferimento del giocatore Giuseppe Mazzanti alla Fortitudo Baseball, alla condizione della previa cessione del giocatore Alex Bassani dalla Fortitudo al Nettuno”.