Il presidente federale dice basta e si appella persino al decreto sicurezza. Andrea Marcon non usa mezzi termini di fronte alla vicenda dell’arbitro colpito con un pugno al volto al termine di Castenaso-Bologna. In una nota diffusa dalla Fibs si parla di “gravissimo episodio” che è “l’ennesimo, intollerabile accadimento di una stagione che ha già vissuto occasioni simili, anche se di relativamente minore entità”. La Federazione non starà a guardare, anzi, si va appunto dall’applicazione del decreto sicurezza al valutare eventuali casi di omertà. Ma andiamo con ordine.
Il presidente augura pronta guarigione a Fabrizio Fabrizi e tiene a sottolineare agli Ufficiali di Gara e a tutti i tesserati “che questa Federazione, e il sottoscritto in prima persona, metteranno in atto tutto quanto di propria competenza per tutelare la sicurezza individuale, dentro e fuori del terreno di gioco, di ciascuno di coloro che partecipano ai nostri eventi sportivi”.
Marcon usa la mano pesante, il “pugno” adesso è lui a sferrarlo: “Ogni strumento messo a disposizione dalle normative, compresi quelli previsti dal Decreto Sicurezza bis da poco varato dal Governo, sarà utilizzato affinché i valori della pratica sportiva e il loro rispetto siano i soli principi fondamentali che regolano l’attività agonistica sui diamanti italiani”.
Un messaggio forte e chiaro, come quello che arriva subito dopo: “Voglio ribadire in modo categorico che nessuna giustificazione è ammissibile per comportamenti anti-sportivi nei campionati italiani, tanto meno quelli che sfociano in violenze e che creano pericolo per la sicurezza personale, nonché danno all’immagine collettiva di tutto il movimento del baseball e del softball italiani”.
Anche per questo: “Qualsiasi dichiarazione, espressione od omissione da parte di qualunque tesserato, che possa stimolare o giustificare tali comportamenti, sarà allo stesso modo oggetto di accurata attenzione affinché i responsabili siano sanzionati secondo quanto consentito dalle norme vigenti. Mi auguro che tutti, addetti ai lavori e non, contribuiscano a mettere in atto ogni accorgimento utile a rimettere in primo piano la bellezza delle nostre discipline ed evitino di contribuire in qualunque modo a esasperare gli animi, facendo così credere a qualcuno di essere autorizzato a compiere gesti vili che non appartengono in alcun modo al nostro sport”.
Poco dopo la presa di posizione del presidente federale arriva anche la nota del Castenaso che ” in merito allo spiacevole episodio avvenuto al termine della partita con la Fortitudo Baseball, si rammarica e si scusa nei confronti del pubblico e dei tifosi presenti per un gesto da cui ci dissociamo in quanto non fa onore alla nostra società e al nostro sport”. Scuse a tutti, fuorché all’arbitro. Singolare ma è così.