“I playoff sono un’altra cosa”. “Si ricomincia da zero”. Frasi fatte? Mica tanto. Se non per il fatto che il Parma Clima ha ricominciato da dieci, e non da zero. Dieci, come i punti che ha rifilato all’Unipolsai, a Bologna, in gara uno delle semifinali. La quarta della prima fase ha vinto – 10 a 3, e non di un punto – in casa della prima, quella con tre sole sconfitte, quella con il miglior monte, e che aveva anche nei confronti dell’avversaria diretta un miglior rendimento nel box in regular season.
Rivero non è bastato. Dieci strikeout in quattro riprese non hanno fatto la differenza. Fino a quella decima eliminazione al piatto, quando ancora la squadra bolognese era sull’1 a 0 a favore – doppio di Nosti, singolo di Ferrini, al 3° – sembrava che il pronostico potesse essere rispettato. Il solo homer dell’ uno pari di Mercuri, subentrato a Mirabal per infortunio, poteva essere ancora classificato come un episodio. Magari pure il 2 a 1 per il Parma Clima con le valide tre e quattro di Vinales e Koutsoyanopolus al 5°.
Bologna stava ancora battendo di più: 5 valide contro 3. Su quelle cinque valide invece l’attacco dell’Unipolsai si è incartato. Per Rivero, arrivato a 81 lanci a fine 5°, è stata di colpo vera e propria crisi. Un singolo e due colpiti hanno riempito le basi l’inning successivo. E l’ingresso in pedana di Perasklis – che non è chiaro se quello che è tornato sia lo steso visto in Coppa Campioni, stante l’utilizzo centellinato da parte di Frignani dal momento del suo rientro in Italia – non ha risolto. Errore, d’accordo, di Ferrini su Paolini, ma valida di Vinales (3 a 1), terzo colpito del turno Koutsoyanopolus per il 4 a 1 automatico, singolo da due punti di Zileri.
E al 7° altri tre uomini a casa base per gli ospiti, su Tony Noguera, sui singoli di Mercuri (2 su 3), Scalera, il doppio da 2 punti di Paolini, e la volata di sacrificio del 10 a 1 di Koutsoyanopolus. Riportando a fine 8° le valide a 10 per parte l’Unipolsi marca il 2 a 10. Arriva a batterne due più dell’avversaria e segnare il punto del 3 a 10 al 9°, ma nonostante i due errori commessi, con i 5 strikeout Brolo Gouvea come closer, non si trova una spiegazione semplice alla misura del verdetto finale. Stasera rivincita, sempre al “Falchi”, ma con un Parma Clima psicologicamente in totale vantaggio, anche se con la consapevolezza che Casanova, con 118 lanci sul braccio, difficilmente potrà essere della partita prima dell’eventuale gara cinque di spareggio.