Cuba torna sul podio del mondiale under 12 dopo otto anni. Lo fa vincendo grazie al fuoricampo al primo inning del prima base Christian Saez e si aggiudica la medaglia di bronzo (nel 2011 fu argento) ai danni di una Corea che recrimina per i sei uomini lasciati in base. Formazione sconfitta alla quale non è bastato battere di più (4 valide contro l’unica, il fuoricampo, dei cubani) né è stata capace di sfruttare le quattro basi su ball concesse (contro 2) dal pitcher Alejandro Prieto, capace di uscire nei momenti decisivi da situazioni difficili. La Corea recrimina anche perché è vero che Cuba ha commesso due errori, ma nei momenti clou ha fatto vedere una difesa stellare.
La vittoria, come detto, è stata costruita al primo inning. Coreani a secco, ma con un uomo lasciato in base, cubani che subiscono subito due out. Va nel box il lanciatore, Alejandro Prieto, si carica di uno strike, lascia passare due ball, batte in foul il quarto lancio, poi prende altri due ball e va in base. Nel box è il momento di Saez che spedisce per la quinta volta nel mondiale la pallina oltre la recinzione su conto pieno.
Al terzo la Corea accorcia, Na va in base per errore, ruba prima la seconda e poi la terza, viene concessa una base, c’è ancora una rubata, quindi un lancio pazzo porta a casa l’1-2.
Da quel momento in poi Cuba è in cattedra: un doppio gioco nel quarto evita il peggio dopo una base per ball. Al quinto si caricano le basi con due out ma una giocata in seconda chiude il momento più difficile.
La partita di Prieto sul monte finisce dopo il primo out del sesto, viene spostato esterno centro ed entra Sarduy Fortes che concede una base, la Corea inserisce il pinch runner che però viene colto rubando, mentre uno strike out “guardato” consegna a Cuba la medaglia di bronzo.