Gijang (Corea del Sud) – Spagna e Panama avevano sfiorato l’impresa, Nicaragua c’è riuscita, mentre l’Olanda porta i padroni di casa al tie break e cede su una volata di sacrificio (5-4). Prendiamo sempre il ranking come modello: Nicaragua, la quindicesima formazione al mondo ha battuto la settima (3-2) al termine di una partita “tirata” e al cardiopalmo per i colpi di scena nel finale. Come definire diversamente le basi cariche che sull’1 a 1 l’Australia non sfrutta all’ottavo, quando ha nel box il terzo e il quarto del line up, e lo squeeze sbagliato da Nicaragua che sembra chiudere l’inning? E invece con due fuori arriveranno le segnature decisive. L’Australia reagisce al nono, segna, inserisce un pinch hitter ma non basta. Da segnalare i 2 su 3 di Arana, seconda base del Nicaragua e Burke, ricevutore australiano.
Partita intensa anche quella tra i padroni di casa della Corea, sostenuti da un bel pubblico, e l’Olanda. Avvio di marca casalinga, un punto al primo inning che potevano essere molti di più se non ci fosse una spregiudicatezza sulle basi. Con uomini in prima e seconda il corridore di quest’ultima prende troppo vantaggio, sul pick off corre in terza e scivola, viene chiamato salvo mentre è out quello che nel frattempo era andato verso la seconda. Le riprese tv “inchioderanno” anche l’altro, dopo la richiesta di visionare le immagini degli olandesi. Gli arbitri di base si avvicinano al dug out, indossano le cuffie e la decisione sulla terza base cambia. E nessuno polemizza, non siamo nel calcio di casa nostra “malato” di Var.
Orange troppo fallosi in difesa (4 errori alla fine, ma anche qualche disattenzione di troppo), tanto che i padroni di casa segnano altri due punti su un paio di indecisioni, mentre solo al quarto gli olandesi dopo 9 battitori nelle prime tre riprese mettono a segno la prima valida. Al quinto, quando grazie anche a un errore l’Olanda ha due uomini in base ci pensa una spettacolare presa al volo all’esterno centro di Lee Jeongwoo a risolvere la situazione. Al cambio di campo ancora un’Olanda disattenta in difesa fa caricare le basi ma una battuta sul lanciatore – che corre verso la prima e fa tutto da solo – risolve la situazione. Al sesto, con uomini agli angoli, il manager coreano chiama lo squezze che vale il 4-0. Non basta perché l’Olanda reagisce all’ottavo, sui rilievi di casa, e pareggia. Si caricano le basi con zero out, c’è un k, poi la battuta in diamante vale il 4-1 e il lungo doppio al centro di Piternella il 4-3, il singolo di Quant e un indeciso esterno centro portano al pari. Esultano i tifosi olandesi, tace il pubblico di casa. Il nono si apre con una valida ma stavolta il “review” conferma l’out dell’arbitro sull’assistenza dell’esterno sinistro in seconda. La Corea spreca con uomini in seconda e terza e si va al tie break che premia la formazione di casa dopo la grande paura.
Attesa e scontata la partita tra Stati Uniti e Sud Africa, con i campioni del mondo in carica che hanno fatto un solo boccone degli avversari vincendo per manifesta (11 -0) come il Canada la mattina aveva fatto con la Cina. Delle 13 valide statunitensi 4 (su 4 turni) portano la firma dell’esterno centro Robert Hassel.Da segnalare anche il 3 su 4 (e tre punti spinti a casa) del battitore designato Tyler Soderstrom. L’unica valida battuta dai sudafricani porta la firma dell’interbase Kian Schwartz.