Gijang (Corea del Sud) Nessuno avrebbe scommesso su Nicaragua e Canada prime del girone A dopo due giornate di gara. Invece vincono ancora, approfittano del ko dei padroni di casa della Corea contro l’Australia e domani nello scontro diretto una delle due avrà la grande occasione di chiudere praticamente i giochi nel girone.
Ma partiamo dall’impresa degli Aussie che battono (1-0) una Corea ancora troppo fallosa in difesa (4 errori) e si riprendono quanto perso il giorno prima con Nicaragua. Se ieri un bunt giocato male in difesa dopo uno squeeze sbagliato dagli avversari aveva spalancato le porte alla vittoria nicaraguense, oggi un bunt difeso alla perfezione al secondo inning con corridore eliminato in terza e uno squeeze sbagliato dal ricevitore australiano che non prende il segnale (al settimo), consegnano comunque la vittoria. Prestigiosa, senza dubbio, voluta caparbiamente, di fronte a un pubblico rumoroso “contrastato” da un gruppetto di tifosi capeggiati da un uomo con voce da tenore che già al momento degli inni si fa sentire più dei coreani messi insieme. Non basta che il lanciatore partente Heo Yundonk realizzi 10 k in 6.1 riprese, perché al quarto un errore banale su una volata interna porta l’uomo in posizione punto e c’è la valida che vale la partita. L’Australia restituisce il favore al quinto, battuta sul lanciatore, doppio gioco più facile da realizzare che da sbagliare e invece un errore in seconda riapre le danze: si caricano le basi, ma prima un K guardato e poi una volata salvano l’Australia. Al sesto nuovo pasticcio con un uomo in prima, un pop cade tra interbase ed esterno sinistro, una linea salva la Corea. Che al settimo subisce due out dal rilievo, porta il terzo battitore in prima nonostante la gran presa australiana in difesa, mette a terra un bunt a sorpresa che spiazza la difesa ma subito dopo c’è l’out al volo. La grande occasione australiana nel proprio attacco: un out, valida e successivo batti e corri perfetto, poi l’errore sullo squeeze e una linea chiudono l’inning. Al nono l’ultimo sussulto coreano: base per ball, entra il closer, bunt (con 2 strike) e out in prima, K e volata ammutoliscono il numeroso pubblico del Ballpark 1.
Soffre ma vince Nicaragua (6-3) contro la Cina che batte le stesse valide ma commette due errori, contro l’unico avversario, e lascia in base otto uomini. Gli asiatici sono sembrati trasformati rispetto il deludente esordio, mentre nel Nicaragua spicca il 2 su 3 dell’esterno centro Felipe Aguilar.
L’incontro che aveva aperto il pomeriggio al Mondiale era forse il più atteso. L’Olanda era chiamata a confermare la bella prova della sera prima con la Corea e il Canada era al primo impegno serio dopo aver “passeggiato” con la Cina, ci sono tre riprese e mezzo senza punti, poi si scatenano i nordamericani che chiudono addirittura per manifesta (11-0) al settimo inning. Il lanciatore “orange” Scott Prins lascia a zero valide i primi dodici battitori avversari, concedendo solo due basi, poi prima il ricevitore Ryan Leitch e a seguire il battitore designati Owen Diodati spediscono la pallina oltre la recinzione per un back-to-back homerun che scalda persino il composto pubblico canadese. Visita sul monte, due basi per ball, poi errori e cambio del pitcher non bastano. La formazione allenata da Gregory Hamilton chiude l’inning con 5 punti, altri 6 li segna in quella successiva. Tutto questo con appena cinque valide totali e sfruttando al meglio le 10 basi concesse dai lanciatori “tulipani”, un lancio pazzo e due errori difensivi. Per evitare l’onta l’Olanda nel settimo attacco prova a segnare il punto della bandiera ma prima un “review” su una trappola tra terza e casa base e poi una facile assistenza danno la seconda convincente vittoria al Canada