Gijang (Corea del Sud) Yasunobu Okugawa. Teniamo in mente questo nome, perché il lanciatore destro di 18 anni che il Giappone finora non aveva mai schierato vince praticamente da solo contro il Canada (5-1, il risultato finale) realizzando 18 K su 21 eliminazioni in sette inning. Non solo, la dritta è stata intorno alle 95 miglia e la curva ha mandato ko – appena due valide, con un fuoricampo – l’attacco finora più forte del torneo. Dei 103 lanci solo quello del fuoricampo che ha mandato in vantaggio il Canada al quarto inning – con Diodati – si può dire sbagliato. Il Giappone ha ribaltato il risultato al quinto: base per ball, palla mancata dopo una visita del pitching coach, altra base, un bunt verso la terza raccolto dal lanciatore che però tira male e fa entrare il pari. Una valida al centro fissa il risultato sul 2-1. Il Canada ci prova ma dopo i due K di fila al quinto, Okugawa ne mette 3 al sesto e due al settimo, intervallati da una battuta in diamante. Il Giappone allunga proprio al settimo e con 2 out. Dopo due basi di fila in difesa c’è addirittura un gioco speciale sul possibile bunt, invece il battitore fa una volata a sinistra, poi ce n’è una in diamante, poi una palla mancata che porta uomini in seconda e terza. Qui sulla facile battuta in diamante, l’interbase raccoglie e perde la palla e siamo 4-1. Cambia il lanciatore ma entra il quinto punto forzato.
All’ottavo il manager giapponese Nagata inserisce il rilievo che chiuderà la partita. Il Canada a questo punto è fuori dalle prime posizioni con un record di 0-3. Nel girone di consolazione l’Olanda batte Panama 2-1