Gijang (Corea del Sud) Inizio con il botto per il super round: i padroni di casa della Corea, infatti, perdono (7-2) contro Taipei che arrivava al secondo turno con il minor numero di valide battute finora (38) e ne ha rifilate ben 11 ai lanciatori avversari. Vincono anche gli Stati Uniti (2-1) contro un’Australia abituata ormai ai risultati stretti e al termine di una partita spettacolare e ricca di colpi di scena.
La notizia di oggi, comunque, è che adesso la Corea ha 1 vittoria e 2 sconfitte nel girone che porta alla finale e rischia di essere esclusa se non batte Giappone e Usa, mentre Taipei fa un passo avanti come del resto gli Stati Uniti (2-1).
Al secondo inning sul campo principale si capisce che la giornata è storta per i padroni di casa ai quali non basta il prospetto Mlb Heo Yundong sul monte: singolo, bunt valido, poi un bunt preso al volo dal catcher ma con un out Wang batte un triplo fra esterno sinistro e centro e si va 2-0, un singolo vale il 3-0, poi la difesa chiude bene. La Corea reagisce nell’attacco del terzo inning ma oggi sembra avere le polveri bagnate, tanto che si fermerà appena a 5 valide totali: dopo aver fatto bruciare un uomo a casa base – corsa dalla terza con palla al difensore…. – un paio di valide valgono il 3-1. Da quel momento lanciatori di Taipei in cattedra e battitori che non lasciano tregua agli avversari. Da segnalare il 3 su 3 – con due punti battuti a casa – del seconda base Lee e il fuoricampo che vale il 9-2 del coreano Juhong Park, il secondo nel torneo.
Il baseball? Eccolo. Usa Canada regala spettacolari prese in difesa, emozioni ed errori e premia gli Stati Uniti che erano andati in vantaggio al sesto: base, avanzamento in seconda su scelta difesa, volata lunga all’esterno centro che porta il corridore in terza, nel box va Mc Lean che a dispetto del 125 nel box piazza il singolo vincente. Dopo di lui c’è il doppio al centro di Halter, il manager Jackson Legget – che è anche coach in terza – decide di far girare Mc Lean che viene fatto out. E’ solo una delle azioni spettacolari di difese perfette (zero errori) al contrario di battitori che sui bunt, per esempio, hanno pasticciato spesso. Raccontiamole, allora, la presa sulla rete che al secondo inning toglie una extra base all’Australia grazie alla corsa e al salto perfetti dell’esterno centro Crow Armstrong (foto sotto) che si ripeterà – stavolta in tuffo – al quinto. Al secondo era stato l’esterno sinistro australiano Rae a togliere sul filo del foul una valida agli Usa che al settimo eliminano il primo battitore avversario grazie a una pregevole giocata dell’interbase Tolentino e poi chiudono un doppio gioco non facile.
All’ottavo il pari australiano: il partente Rajcic mette a segno 2 K di fila (saranno 8 alla fine), il secondo dopo 101 lanci, concede una base ed esce. Nonostante il line up australiano abbia un mancino nel box si opta per Savacoole che è destro ma a dispetto del nome prima lancia un ball, poi una dritta alta che il battitore spedisce a pochi centimetri dal fuoricampo al centro. E’ pari, l’Australia chiede un review – ma si era visto chiaramente che la palla aveva colpito il nastro giallo della rete – esce il rilievo ed entra Al Rosario che fa battere sul prima base.
La situazione si complica al nono: valida, bunt che si potrebbe prendere al volo ma sul quale lanciatore e prima base fanno quasi a testate, con uomini in prima e seconda ancora bunt ma lo raccoglie il pitcher che fa out in terza. Due volate e gli Usa vanno all’ultimo attacco: Cavill, entrato all’ottavo inning chiuso con tre out di fila, colpisce il primo battitore, gli Usa inseriscono un pinch hitter colpito anche lui, il bunt stavolta esce valido (un paio li avevano sbagliati all’inizio) e con basi cariche arriva il walk-off single di Romo. Il ricevitore chiude a 2 su 4 come il terza base Halter.
Alle 18 in campo Giappone e Canada, questi ultimi hanno nel super round l’obbligo di vincerle tutte per sperare in qualcosa. Partono da 0 vittorie e 2 sconfitte, perdere oggi significherebbe sesto posto sicuro.