Con il buon “vecchio” Rob Cordemans – 45 anni a ottobre – a farsi i primi cinque inning sul monte (69 lanci, 47 strike, 3 valide concesse, 1 sola fino al 4°), il Regno dei Paesi Bassi vince 6 a 2 sulla Spagna e prova a restare in gioco.
Gli olandesi sono andati in vantaggio – 3 a 0 – al 2° e non sono stati più ripresi. Con il primo battitore , Clementina, colpito da Sacramento, hanno giocato di bunt, prima con Shoop e dopo con Polonius, e hanno trovato ad aiutare la seconda valida su smorzata l’errore del terza base iberico Leo Rodriguez a portare al terzo punto, dopo i due battuti a casa dal doppio di Decaster.
La Spagna si è trovata a dover fare i conti anche con tre doppie eliminazioni subite, e sono rimasti con un unico punto sul tabellone fino al 9°. Si è trovata pure con il suo primo rilievo, Cruz, costretto ad uscire per problemi alla gamba sinistra, al 5°, mentre lanciava sul secondo uomo che affrontava. Una giustificazione parziale perché i giallorossi di Sojo non hanno mai dato l’impressione di poter puntare al risultato, anche col punto segnato al 5° con due singoli di Galvan e Jesus Martinez e la volata di Leo Rodriguez.
Anzi è stata l’Olanda a mettersi al 7° fuori portata, arrivando al 5 a 1, mentre Ochoa guardava quasi disperato dugout e bullpen mentre riceveva gli ultimi lanci di Perez. Eppure, sull’1 a 6 (singoli in successione di Decaster r Kemp, bunt di Polonius, volata di sacrificio di Smith, all’8°, su Nacar), gli spagnoli ci hanno sperato ancora. Al 9°, contro Huijer, hanno trovato l’errore di Shoop su Angulo, il singolo di Ustariz e il doppio di Jesus Martinez, per il 2 a 6. Quindi con corridori in terza e seconda la valida fortunosa di Leo Rodriguez a riempire i cuscini. A risolvere la situazione per gli arancioni ha pensato Sulbaran, lasciando al piatto Monzon e facendo battere al volo Valerio.