Un suicidio dello staff tecnico israeliano guidato da Eric Holtz e la Cechia può dire di averci provato a tenere aperti i giochi. Lo ha fatto con un Marek Minarik quasi strepitoso sul monte, con i suoi 111 lanci in 6 riprese e 2 terzi, con 10 strikeout. E a supporto, per le ultime 7 eliminazioni, Schneider prelevato direttamente dall’interbase.
Ai mediorientali è toccata così la prima sconfitta del torneo di Qualificazione Olimpica – che magari non pregiudicherà la loro qualificazione per Tokio 2020 – per 4 a 7, praticamente tutto frutto di un inning, il quinto, da sei punti subiti.
Un vero e proprio harakiri della fino a ieri imbattuta Israele, che sul 2 a 1 a favore a fine quarto – solo homer di Hajma nella ripresa d’apertura, fuoricampo da 2 di Valencia al 4° – ha lasciato il rilievo Bleich (in pedana dopo i due inning del partente Sharabi) a subire. Dopo un singolo di Cervinka da primo del turno e un bunt di Hajtmar, le valide senza out in mezzo di Schneider (2 a 2), Heijma, il fuoricampo da 3 di Cervenka, la base concessa a Cech, prima della visita. Quindi, dopo la seconda eliminazione su Muzik, due doppi di Malik (2-6) e Daniel Vavruska (2-7). Lì finalmente il cambio, a frittata fatta. Solo colpa, guardando a quel che poi ha fatto dalla pedana Wanger sull’attacco della Repubblica Ceca: 4.1 lanciate, 5 eliminazioni al piatto, una valida concessa su smorzata a Hajtmar all’8°, e altri due soli arrivi in base, uno per ball e l’altro per errore suo. Solo che Israele di quei 5 punti di svantaggio a metà 6° ne è riuscita a recuperare solo 2: uno con l’aiuto di un errore di Cervinka al 5° e uno con due singoli di Rickels e Rosenbaum al 6°.