Il baseball piange Paolo Cherubini

Stroncato da un infarto a 67 anni uno dei più famosi lanciatori del nostro “batti e corri”

Milano Baseball '46
Paolo Cherubini ai tempi della sua avventura a Milano
© Milano Baseball '46

Il baseball italiano è in lutto. Questa mattina, all’età di 67 anni, ci ha lasciato improvvisamente Paolo Cherubini, stroncato da un infarto. Un personaggio conosciuto in tutto l’ambiente del batti e corri italiano, un lanciatore da 125 vittorie in serie A, da due Europei vinti con la maglia azzurra (il secondo nel ’91 a 39 anni).

“Cheruba” ha legato il suo nome ad alcuni dei più importanti periodi storici di squadre come Parma (due scudetti e quattro coppe Campioni) e Milano (due coppe delle coppe). Le altre casacche che ha indossato sono state quelle di Bollate, Firenze, Novara e Rimini, voluto a tutti i costi dal presidente Zangheri che ora ritroverà lassù a parlare di baseball.

A Rimini si era fermato, ha pure collaborato anni fa nel Rimini 86 come pitching coach, ultimamente lavorava come portiere di notte, appassionato padre di Tommaso (nato dalla relazione con Monica Corvino) che ha provato a seguirne le orme lanciando per Rimini e San Marino.

 

Informazioni su Carlo Ravegnani 286 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.