World Series: Washington non smette di sorprendere

I Nationals realizzano un autentico miracolo andando a vincere al Minute Maid Park le prime due gare contro gli Houston Astros (5-4 e 12-3). Avvicinandosi così a grandi passi al titolo 2019. Zack Greinke per Houston e Anibal Sanchez per Washington partenti di gara-3

Federalbaseball.com (Elsa/Getty Images)
I Washington Nationals espugnano due volte il diamante degli Houston Astros
© Federalbaseball.com (Elsa/Getty Images)

Quando la notte scorsa, tra la parte alta e quella bassa del settimo inning di gara-2 delle World Series, gli altoparlanti del Minute Maid Park hanno fatto risuonare nello stadio “Deep in the Heart of Texas”, ormai era troppo tardi, visto che i Nationals il cuore degli oltre 43mila tifosi degli Astros lo avevano appena maltrattato realizzando i 6 punti grazie ai quali Washington si è poi assicurata la seconda vittoria in altrettante partite giocate a Houston.
Tutti gli analisti concordavano sul fatto che gara2 non sarebbe stata decisiva. Dopo che i “Nats” si erano imposti per 5-4 in gara1, facendo conoscere a Gerrit Cole la prima sconfitta dal 27 maggio e agli Astros la prima sconfitta con una partenza di “Chef G” dal 12 luglio, tutti si aspettavano la reazione della franchigia di American League, che sul monte schieravano come partente l’altro nome pesante della rotazione: Justin Verlander. Invece al 7mo inning il fuoricampo da un punto di Kurt Suzuki (1 su 23 e 9 strike-out al passivo in queste post-season prima di questa partita), rompe l’equilibrio del match (eravamo sul 2-2), e fomenta i suoi compagni di squadra che tra basi per ball, lanci pazzi e singoli realizzati chiudono la ripresa sul 8-2, con 10 uomini mandati sul box di battuta. Alla fine il 12-3 con cui si chiude la gara fa sognare i Nationals e lascia nel più totale baratro i campioni della American League.
Ad eccezione di una dichiarazione alla radio ufficiale subito dopo la partita, i dirgenti degli Astros si sono resi irreperibili ad una già inviperita stampa e questo rende ancora più tesa l’aria intorno al roster che ora è a due gare dalla sconfitta con tre partite in programma al National Park di Washington dal 25 al 27 ottobre e con i due lanciatori più importanti, Cole e Verlander, già “bruciati”. La clamorosa debacle di Houston però non è solo da imputare al monte di lancio. Anche la fase offensiva la notte scorsa ha avuto i suoi demeriti come, ad esempio, lo 0 su 5 ottenuto dalle mazze di Houston con giocatori in posizione punto, in totale controtendenza rispetto al cammino fin qui avuto dal roster che parlava di 17 su 87 in 13 gare di play-off.
L’esempio della gara della notte scorsa rende al meglio l’idea. Verlander ha iniziato maluccio, concedendo un base per ball un singolo ed un doppio che sono costati 2 punti, ma poi, fino a quella maledetta settima ripresa, era andato bene. Eppure l’attacco non lo ha supportato a dovere concedendogli solo i due punti della prima ripresa realizzati con il fuoricampo di Bregman. Poi un lungo silenzio fino all’ultimo inning quando il “solo-shot” di Maldonado chiude il risultato sul 12-3.
Di contro i partenti di Washington in queste prime due partite, Max Scherzer e Stephen Strasburg sono rimasti molto lucidi ottenendo due importantissime prestazioni. “Brown Eye” ha lanciato 5 inning concedendo 5 valide con 2 punti subiti e 7 strike-out all’attivo, mentre “Stras”ha messo insieme 6.0 inning concedendo 7 valide e 2 punti con 7 “k” all’attivo. E contro uno degli attacchi più importanti di questa stagione non è niente male. I Nationals hanno realizzato l’ennesima prestazione “cuore e grinta” portando così a 8 il numero di vittorie consecutive in queste post-season (ultima sconfitta il 10-4 contro i Dodgers in gara 3 delle NLDS dello scorso 7 ottobre), ed ora sono visibilmente su di giri.
Nella storia delle gare di post-season che si giocano al meglio delle 7 gare chi si porta avanti per 2-0 nella serie alla fine prevale 71 volte su 84. Se poi consideriamo che nei 25 precedenti che vedono la squadra che gioca in casa sotto per 0-2 soli in 3 occasioni si vedono ribaltati gli esiti della serie, allora possiamo spiegarci il nervosismo evidenziato da Houston e l’attesa che si è generata nella Capitale degli Stats per la prima partita di World Series dall’ottobre del 1933.
I lanciatori partenti di gara3 saranno Zack Greinke (0-2, 6.43 media PGL e 16 strike-out in 14.0 inning lanciati in queste post-season) per Houston e Anibal Sanchez (1-0, 0.71 media PGL e 14 strike-out in 12.2 inning lanciati) per Washington.

 

Informazioni su Andrea Tolla 533 Articoli
Nato a Roma nel 1971, Andrea è padre di 3 figli, Valerio, Christian e Giulia. Collabora con il quotidiano Il Romanista dove si occupa, tra le altre cose di baseball e football americano. Appassionato di sport in genere collabora anche con il mensile Tutto Bici e con il quotidiano statunitense in lingua italiana America Oggi. Ex-addetto stampa della Roma Baseball, cura una rubrica di baseball all'interno di una trasmissione sportiva di un'emiitente radiofonica romana.