Archiviata la 150esima edizione del campionato MLB con la vittoria dei Washington Nationals, la tradizione impone ora la consueta pioggia di premi annuali. Gli ultimi in ordine di assegnazione riguardano i migliori manager dell’anno. Nato nel 1983, il riconoscimento viene dato al più meritevole manager di ognuna delle due leghe. La votazione è effettuata tra i 30 membri della “Baseball Writers Association of America” (BBWAA), che votano ciascuno i primi 3 manager per lega. Il conteggio quest’anno ha premiato Rocco Baldelli dei Twins per la American League e Mike Shildt dei Cardinals per la National League. Il 38enne di origini italiane Baldelli è il più giovane manager ad aver mai vinto questo premio, ottenuto al suo esordio alla guida di una franchigia di MLB. Si tratta del quarto “skipper” dei Twins ad ottenere questa onorificenza dopo Tom Kelly (1991), Ron Gardenhire (2010) e Paul Molitor (2017), il primo della franchigia ad averlo ottenuto dopo aver messo in cascina più di 100 vittorie, ed il settimo nella storia della MLB ad averle ottenute al suo primo anno da manager. Baldelli, che ha portato Minnesota a vincere la Central Division di AL per la prima volta dal 2010, ha battuto la concorrenza di Aaron Boone degli Yankees, arrivato secondo, e Kevin Cash dei Rays, arrivato terzo.
Mike Shildt, al suo primo anno intero alla guida dei Cardinals (era arrivato alla guida della franchigia di St. Louis nel luglio del 2018 a seguito dell’addio di Mike Matheny), il 51enne ex scout ha alle spalle una lunga gavetta nell’organizzazione del Missouri. Shildt ha portato i Cardinals a vincere la Central Division di NL per la prima volta dal 2015 grazie alle 91 vittorie conquistate nella regular season, ed ha preceduto nella votazione Craig Counsell dei Brewers e Brian Snitker dei Braves. In realtà Counsell ha ottenuto più primi posti nelle votazioni rispetto a Shildt (13 contro 10), ma a far pendere l’ago della bilancia a favore del manager dei Cardinals sono stati i 14 secondi posti contro i 6 del manager di Milwaukee.
GOLD GLOVE e SILVER SLUGGER – La distribuzione dei premi era partita la scorsa settimana con la nomina dei Gold Glove e dei Silver Slugger, assegnati rispettivamente ai migliori difensori e battitori della stagione. In National League spicca il settimo Gold Glove consecutivo per il terza base Nolan Arenado dei Rockies, ed il sesto di seguito per il lanciatore Zack Greinke, che ha giocato con Arizona fino allo scorso 31 luglio, quando poi è passato agli Houston Astros in American League. Si confermano dallo scorso anno il prima base Anthony Rizzo dei Cubs (al terzo premio ricevuto), che nel 2018 arrivò in condominio con Freddie Freeman e l’interbase dei D-Backs Nick Ahmed, mentre il seconda base Kolten Wong dei Cardinals, l’esterno sinistro Dave Perlata dei D-Backs, l’esterno centro Lorenzo Cain dei Brewers, l’esterno destro Cody Bellinger dei Dodgers ed il catcher J.T.Realmuto dei Phillies sono al loro esordio in questa premiazione. J.T.Realmuto, Cody Bellinger e Zack Greinke sono stati insigniti anche del Silver Slugger che ha invece visto premiare Freddie Freeman in prima base, Ozzie Albies in seconda base e Robert Acuna Jr come esterno, tutti e tre dei Braves. Come terza base è stato selezionato Anthony Rendon dei Nationals, mentre nel ruolo di interbase ha avuto la meglio Trevor Story dei Rockies. Chiude l’elenco l’esterno Christian Yelich dei Brewers
In American League il veterano dei Gold Glove è l’esterno sinistro dei Royals Alex Gordon al settimo sigillo (2011-14 e 2017-19), mentre per il quarto anno consecutivo come esterno destro è stato votato Mookie Betts dei Red Sox. Terza volta per l’esterno centro dei Rays Kevin Kiermaier (dopo quelli vinti nel 2015-16), mentre sono al secondo Gold Glove il prima base Matt Olson, il terza base Matt Chapman (entrambi degli A’s e per entrambi consecutivo), e l’interbase Francisco Lindor degli Indians (dopo quello del 2016). Prima volta per il seconda base Yolmer Sanchez dei White Sox, per il catcher Roberto Perez degli Indians e del lanciatore Mike Leake che ha giocato con i Mariners fino allo scorso 31 luglio, quando poi è volato in Arizona con i D-Backs.
Mookie Betts è l’unico Gold Glove ad aver ricevuto anche il Silver Slugger, quest’anno vinto insieme al compagno di squadra, l’interbase Xander Bogaerts. Premiati anche gli Astros Alex Bregman (terza base) e George Springer (esterno). In prima base ha avuto la meglio Carlos Santana degli Indians, in seconda base DJ LeMahieu degli Yankees e sugli esterni Mike Trout degli Angels e Mitch Garver dei Twins. Chiude il quadro il battitore designato dei Mariners Nelson Cruz.
ROOKIE OF THE YEAR – Assegnati anche i “Rookie of the Year”, il premio che dal 1947 definiscono il miglior esordiente nella MLB. A vincerlo quest’anno sono stati l’esterno Yordan Alvarez degli Astros per la American League ed il prima base Pete Alonso dei Mets per la National League. Il 22enne cubano Alvarez è il nono giocatore più giovane nella storia del “Junior Circuit” ed ha chiuso la stagione con una media battuta di .313, 27 fuoricampo e 78 punti battuti a casa. Il 24enne Alonso invece con i suoi 53 fuoricampo è leader di homerun del “Senior Circuit”, ed ha realizzato il maggior numero di fuoricampo mai battuti da un esordiente in MLB. Record assoluto per un rookie anche nel numero di punto battuti a casa (120).
IL PUNTO SUI MANAGER – In attesa che vengano assegnati gli altri due importanti premi, il Cy Young Award, dedicato al miglior lanciatore della lega, previsto per il prossimo 13 novembre, e l’MVP Award, dedicato al miglior giocatore della lega, previsto per il prossimo 14 novembre, i Giants hanno annunciato il sostituto di Bruce Bochy, per 13 anni alla guida di San Francisco. Il 39esimo manager dei Giants, il 17esimo dell’era californiana sarà Gabe Kapler, fino allo scorso 10 ottobre manager dei Philadelphia Phillies.