TOKYO – Continua a regalare emozioni la seconda edizione del Premier 12, arrivata alle battute conclusive. Le Finals di domenica non solo assegneranno il trofeo e il ricchissimo premio al vincitore (un milione e mezzo di dollari), ma nella finalina di mezzogiorno, insieme al bronzo, Messico e Stati Uniti si giocheranno un pass per i Giochi di Tokyo 2020. Il miglior risultato, dal punto di vista della visibilità, che potessero auspicare la WBSC e il suo presidente Riccardo Fraccari.
Gli Usa sono rimasti in corsa per la medaglia grazie alla vittoria ottenuta sabato mattina dalla Cina Tapei (5-1 il finale) sull’Australia, al termine di un’altra appassionante gara (la numero 29 del torne0), risolta con due singoli e un lungo fuoricampo da tre punti di Chen Lin all’ottavo attacco. I cinesi, dopo la sconfitta di mercoledì contro gli yankee di Scott Brosius erano fuori da ogni corsa, ma hanno giocato alla morte per garantirsi una prestigiosa quinta posizione. Diverso il discorso dell’Australia, che ha provato in tutte le maniere a vincere l’incontro per superare, in virtù della vittoria nello scontro diretto, gli Usa e disputare così la finale di consolazione. I canguri non sono riusciti nell’impresa, ma l’avventura deve essere considerata ugualmente positiva e il sesto posto conferma che il grande lavoro degli ultimi ha pagato. Oltre che dal fuoricampo di Lin, l’Australia è stata condannata per aver lasciato in base sette corridori, dei quali ben sei in zona punto. Cinici gli asiatici appena due “lost on base”. E’ anche vero che Taipei ha sfoderato un bullpen di primissima qualità, che al momento giusto ha tarpato le ali agli avversari.
DUELLO RUZIC-HU. Cina Taipei si presenta all’ultimo impegno del Super Round con Chih-Wei Hu, 26 anni, con alle spalle 11 presenze in Major league con Tampa Bay nel 2017 e 2018. Nella stagione appena archiviata ha giocato con Columbus e Iowa in triplo A. David Nillson affida la prima pallina al veterano Dushan Ruzic, 37 anni, portacolori del Melbourne, una vecchia conoscenza del batti e corri italiano, avendo militato nel 2011 a Rimini, chiamato dal presidente Rino Zangheri dopo essere stato “most valuable player” della Holland Series 2010 con il Neptunus Rotterdam, squadra con la quale ha militato per tre stagioni, dopo aver esaurito l’esperienza in Usa.
Il duello a distanza tra gli “starting pitchers” è durato per due riprese e mezzo. A inizio terzo inning dopo aver colpito Wan e concesso un singolo al ricevitore Kao, il manager Aussie decide di sostituire Ruzic (1bv-2so) con Stephen Kent (utilizzato per 4 inning, 2bv-3so), battezzato da Wang con la valida che porta a casa il vantaggio cinese, ma con la collaborazione della difesa (doppio gioco) chiude la ripresa senza altri punti.
In casa Taipei Hi tiene invece bene la pedana fino alla quinta riprese, chiudendo con tre vaiide (due doppi) e 6 strike out. L’ingresso del rliievo Kai Wei Lin riapre la partita al 6°. Glendinning rimane al piatto, ma l’interbase Logan Wade spedisce la palla oltre la recinzione all’esterno centro per l’homer dell’1-1. Il terza base Aaroon Whitefield (bronzo ai Mondiali di softball maschlle nel 2011 in Argentina) firma un singolo al centro. A questo punto il manager taiwanese Kim chiama sul mound Tsung-Hao Wang. Il 28enne mancino della Taiwan Power Company concede la base a D’Antonio, ma prima di uscire per far posto a Yao-Lin Wang effettua la seconda eliminazione. Il nuovo entrato lascia al piatto Sutherland con corridori in seconda e terza.
LA LEGNATA DI LIN. Sul risultato di perfetta parità si arriva alle battute conclusive della gara, a suon di strikeout (i battitori australiani ne hanno rimediati quindici, i cinesi nove) e di strategie dei due tecnici per evitare segnature. L’1-1 si spezza all’ottavo: Tols mette in base Yueh, che va in terza sul singolo di Kao su Searle. Wang Wei infiamma il popolo di Taipei (oltre 7.000 i supporters cinesi presenti al Tokyo Dome) con secche battute in foul e poi firma una valida a destra che vale il 2-1. Ci pensa l’esterno Lin Che a chiudere la sfida con un lunghissimo fuoricampo da tre punti a sinistra. Kennedy chiude la ripresa, ma ormai Taipei è lanciata verso un successo che le vale il quinto posto e un premio di 300.000 dollari. L’Australia saluta con un bottino di due vittorie (contro Canada e Usa), una qualificazione al Super Round per niente scontata alla vigilia, e con tante belle prestazioni.
IL TABELLINO DI TAIPEI-AUSTRALIA