«Abbiamo fatto un passo decisivo verso l’inizio dei campionati. E’ quasi un miracolo riuscire a tornare a giocare. Fino ad ora l’ha fatto solo il calcio professionistico».
Il presidente della Fibs Andrea Marcon traccia un bilancio del 45° consiglio federale della sua gestione, durante il quale sono state prese decisioni importanti per il futuro. Marcon e i suoi consiglieri, in primis, hanno licenziato il protocollo per la ripresa dei campionati, dando alle società la possibilità di rinunciare entro il 16 giugno (per le giovanili il termine fissato è martedì 30 giugno) e allo stesso tempo è stato deliberato lo stanziamento di un’altra somma importante da destinare alle società.
«Con il Dpcm firmato dal premier Conte – dice il presidente Andrea Marcon – finalmente possiamo ufficialmente riprendere le nostre competizioni sportive e quindi possiamo tornare a giocare. Abbiamo licenziato il protocollo relativo alle competizioni, che ha solo qualche accorgimento in più rispetto a quello degli allenamenti. Ci sono delle cose che andranno discusse assieme, però l’importante è che continuiamo a mantenere l’atteggiamento positivo, di quelli che vogliono riprendere l’attività in sicurezza».
«Con l’invio del protocollo – prosegue Marcon – abbiamo chiesto alle società di farci sapere entro martedì sera alle 23.59 se qualcuno intende rinunciare ai campionati nazionali. Ci serve conoscere questo dato perché dobbiamo mettere nelle condizioni migliori di potersi organizzare tutte quelle che invece vogliono giocare. Una volta che avremo avuto le informazioni sulle rinunce faremo immediatamente le riunioni con le società per stabilire le regole dei campionati 2020.
640.000 EURO PER LE SOCIETA’. Il consiglio federale ha anche stanziato altri 640.000 euro da destinare alle società. Di questa somma, 40.000 euro saranno dedicati alle società che viaggeranno da e per le isole, 110.000 euro alle società iscritte ai campionati, 140.000 euro come contributo viaggio per tutte le società e 350.000 distribuiti sulla base del numero di tesserati, dando un maggiore peso (60%) a quelli giovanili rispetto ai seniores.
«Sarà una somma premiante – spiega Marcon – che terrà conto dell’attività svolta dalle società, relativamente ai chilometri che vengono effettuati per disputare i campionati, il numero di tesserati. L’aspetto principale nella distribuzione di questi 640.000 euro è l’attività giovanile. Abbiamo deciso di premiare chi farà giocare i nostri ragazzi dai diciotto anni in giù. I parametri saranno pubblicati sul sito federale e i soldi verranno stanziati a fine luglio, nel momento in cui saranno eseguite tutte le verifiche del caso sull’attività che viene svolta da ogni singola società. E’ impegno importante: fino ad ora nel 2020 la federazione ha stanziato fondi per un milione e mezzo di euro, pari al 25% dell’intero budget Fibs. Probabilmente qualcosa si riuscirà ancora a fare. L’intervento che abbiamo posto in essere è deciso e attinente a quelle che sono le esigenze dei nostri sport: noi dobbiamo permettere in tutti i modi di giocare a baseball e softball. E far questo abbiamo fatto risparmiare sui tesseramenti giovanili, abbiamo azzerato le tasse gare e abbiamo dato un contributo di mille euro per le sanificazioni, oltre ai 640.000 euro stanziati nell’ultimo CF».
STOP ALL’ACCADEMIA. L’emergenza sanitaria ha purtroppo costretto a fermare per un anno dell’Accademia di Roma. «Dobbiamo sospendere – aggiunge Marcon – per un anno il progetto dell’accademia nazionale. Troppe sono le variabili che non riusciamo ancora mettere a posto. Il primo problema riguarda l’anno scolastico: non si sa ancora come si svolgerà, a turni, non a turni, in classe o a distanza. Ci sono anche delle problematiche non risolte per quanto riguarda l’ospitalità all’interno del centro Coni all’Acquacetosa, come del resto in qualsiasi struttura alberghiera. Continueremo però a seguire il talento dei nostri ragazzi, il loro sviluppo e poi ci rivedremo a maggio-giugno 2021 per le selezioni dell’anno accademico 2021-2022. Non è una bella notizia ma non si poteva fare niente di diverso».