San Marino, bastano due inning

I titani partono con un 7-0 su Macerata poi controllano con un solido Maestri sul monte. Debutta il giovane Ercolani

Lauro Bassani - PhotoBass
Fernando Baez closer per i titani in garauno tra San Marino e Macerata
© Lauro Bassani - PhotoBass

Come si dice in questi casi,,, buona la prima. Anzi, per essere precisi, buoni i primi due inning per San Marino che scappa sul 7-0 e ipoteca in fretta garauno contro il neopromosso Macerata (8-2). Dopo il primo lancio effettuato da Francesco Imperiali che ha dato l’addio al baseball dopo oltre 700 valide in serie A, i primi lanci veri sono affidati a Maestri e Tucci. Con esiti differenti: il pitcher dei titani è solido sul monte, nelle sue quattro riprese concede appena un singolo interno e chiude con 6 strike-out, mentre il mancino di Macerata fa tanta fatica.

Al primo inning viene “incontrato” da un fuoricampo da tre punti in campo opposto da Reginato e al secondo ottiene un out prima di dover lasciare il monte a Gabriele Quattrini che incassa il singolo di Giovanni Garbella ma soprattutto il doppio di Avagnina.

Sul 7-0 la partita si spegne. Chiarini ne approfitta per ruotare i suoi lanciatori, in particolare manda in pedana Alessandro Ercolani, prodotto locale del 2004 che chiude la sua ripresa con due strike-out. Nel finale Macerata si toglie la soddisfazione di segnare un paio di punti, rimandando il discorso a sabato con le due partite in terra marchigiana.

Informazioni su Carlo Ravegnani 286 Articoli
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.