La partita, quella vera, non c’è mai stata nel trittico tra San Marino e Godo. E se venerdì sera gli uomini di Bortolotti si sono illusi per qualche minuto, le due gare di San Marino (ieri è terminata 9-0) hanno seguito un copione abbastanza scontato. Albanese e compagni a spingere sull’acceleratore già in apertura e la partita è proseguita poi senza sussulti.
Solbach non è dirompente come sette giorni prima e Godo lo tocca tre volte pur senza trovare fortuna sulle basi. Al primo affondo invece San Marino la sblocca con il fuoricampo da due punti di Reginato. Paradossalmente è l’unica valida che subisce Piumatti che di professione fa il closer ma ieri è stato scelto come partente. Il pitcher di Godo si salva a basi piene al primo inning, ma il secondo per lui è un incubo: alla fine esce con 6 punti, 6 basi ball, 2 lanci pazzi e un colpito.
Chiarini ha bisogno di mettere lanci nel braccio di tutti i suoi pitcher, va quindi subito con Kourtis, poi con il rientrante Ercolani e chiude con Baez mentre Bortolotti la gioca con sei pitcher totali, l’ultimo, Marco Servidei che proprio pitcher non è, ma la chiude con due strike-out.