Il ruggito del Parma Clima

San Marino si riprende la vetta della classifica, il ritorno di Nacar fa felice Macerata

Lauro Bassani - PhotoBass
Charlie Mirabal mazza "indigesta" per il monte della Fortitudo
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Non basterà a riaprire i giochi per la finale scudetto che ormai è un discorso tra Bologna e San Marino, ma il Parma Clima ha dimostrato con i fatti che se non avesse gettato al vento un intero girone d’andata, avrebbe potuto recitare il ruolo di terzo incomodo. Dopo l’1-5 contro le prime della classe all’andata, i ducali hanno chiuso i due scontri diretti con un bilancio di tre vittorie e altrettante sconfitte, di queste due di misura (1-0 e 2-0 con San Marino, 3-2 con la Fortitudo). Parma ha avuto un Lugo dominante e un line-up dei tempi belli, Bologna invece ha trovato nel solo Brolo il pitcher in grado di frenare le mazze di Poma e un attacco che in tre partite ha prodotto un .207 complessivo, decisamente sotto media.

Le due sconfitte dei campioni d’Italia hanno riportato al comando San Marino che ha centrato la quarta tripletta stagionale, passeggiando nella doubleheader domenicale a Collecchio. Trascinata dalla coppia Celli-Angulo (10 valide e 18 pbc in coppia nel trittico), la squadra di Chiarini non ha trovato ostacoli, confermando una notevole affidabilità dei propri partenti (una valida a testa per Solbach e Maestri, no-hit di Hernandez in tre inning), anche se Collecchio fatica tremendamente con la mazza in mano: 33 “kappa” incassati in 21 inning e appena 6 valide battute.

Nella classifica della “parte destra” della classifica, fa un passo avanti Macerata. I marchigiani, infatti, hanno rivisto la loro decisione di non giocare le partite in trasferta, sono saliti a Godo e hanno vinto la serie. Merito soprattutto di Leslie Nacar, il pitcher che ricordiamo campione d’Italia con Rimini nel 2015. One-hit e sette strike-out in cinque riprese contro un Godo che alterna buone prestazioni nel box come garadue ad altre negative (7 valide complessive nelle due sconfitte).

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.