Dopo tanti record offensivi, la regular season 2020 ci regala anche una preziosa “no-hitter”. A realizzarla un lanciatore partente “per caso”. Si tratta di Alec Mills, 28enne ai margini del roster, che ha sempre lottato per ritagliarsi un posticino tra quelli che contano. E come nelle migliori pellicole made in USA, adesso la sua costanza, la sua determinazione a farsi trovare sempre pronto, lo ha ripagato. Domenica pomeriggio, nell’importante serie contro i Brewers, rivali e concorrenti alla vetta della Central Division di National League, Mills, chiamato nella rotazione in sostituzione dell’infortunato Quintana, alla sua 15esima partenza in MLB, e 28esima apparizione complessiva in Major, regala ai tifosi dei Cubs il 18esimo “no-hitter” nella storia della franchigia. Il capolavoro, compiuto al Miller Park di Milwaukee, è il primo per i “North Siders” dopo quello di Jake Arrieta del 2016 e permette ai Cubs di imporsi 2-1 nella serie da 3 e di portarsi a +6 dai Brewers e a +3 dai Cardinals, che però hanno 8 partite in meno di Chicago. Il numero magico per tornare ad impossessarsi del “pennant” della Central Division di NL per i Cubs è 13.
Mentre Mills realizzata il suo no-hitter dall’altra parte degli States Albert Pujols batte il fuoricampo numero 660 in carriera, raggiungendo Willy Mays al quinto posto nella classifica dei fuoricampisti di tutti i tempi. Il 40enne battitore designato e prima base, agli Angels dal 2012, adesso è a 36 fuoricampo da Alex Rodriguez, che occupa il quarto posto di questa speciale classifica. Nonostante la condizione eccellente di Pujols, che con la sua età è il giocatore più vecchio di questa stagione (40 anni), Anaheim continua a soffrire e con un record di 20 vittorie e 28 sconfitte è attualmente a -10 dalla vetta della West Division di American League che appartiene ai sempre più sorprendenti Oakland Athletics e guidano il gruppo con 29 vittorie e 17 sconfitte a +6.5 dagli Astros appena battuti 4-1 al termine di una sfida di 5 gare giocate sia in Texas (le prime due partite) che in California (le ultime 3).
A proposito di sorprese. I White Sox, dopo aver rifilato un cappotto a Detroit, allungano a 8 la striscia di vittorie nelle ultime 10 partite e guidano la Central di AL con una vittoria in più rispetto ai Twins. I “South Siders” possono contare su un monte di lancio che ha una media PGL di 3.53 (la terza migliore della MLB) e un reparto offensivo capace di produrre una media battuta di .273 (la seconda in Major). Una squadra sapientemente costruita con un equilibrio incredibile.
Nella East Division di AL continua la lotta serrata tra Tampa Bay, leader del girone con 30 vittorie e 17 sconfitte, e i New York Yankees, terzi a -4 dalla vetta. Tra le due contendenti si è inserita prepotentemente Toronto che è a -3.5 dai Rays.
La Division gemella della National League è ancora nella mani dei Braves che tengono Miami a -3.5 grazie a 28 vittorie e 19 sconfitte. Atlanta continua ad essere una squadra a due facce. Assolutamente impressionante in fase offensiva, primi nella media punti a partita (5.94) e seconda nei fuoricampo (82) e insufficiente sul monte di lancio dove sono al 12esimo posto nella media PGL (4.56).
Continua invece a tenere con il fiato sospeso la lotta per la West Division di NL dove gli strafavoriti Dodgers, primi con 33 vittorie e 14 sconfitte, il miglior record di tutta la MLB, devono vedersela con i sempre più sorprendenti San Diego Padres che con il loro 31-17 si tengono a -2.5 da LA.