Ufficiale. Il fattore campo nel baseball conta zero e la finale scudetto 2020 non fa eccezione. Quattro partite e quattro vittorie di chi viaggia. A 24 ore dalla sconfitta in garatre, la Fortitudo impatta le Italian Baseball Series aggrappandosi a Brolo Gouvea. Lontano parente del pitcher preso a legnate sette giorni fa, l’italo-brasiliano è una macchina da strike-out sul Titano (10 in sei inning), ma soprattutto mostra quella padronanza e quella sicurezza che servivano in una gara delicata come quella di stasera.
A proposito di pitcher, San Marino ne ha perso un altro per strada. A fine quarto inning, infatti, Ricardo Hernandez scende dal monte lanciando il guantone. Un infortunio al gomito l’ha tolto dalla partita e probabilmente dalla finale scudetto. E in attesa di capire se Markus Solbach, infortunatosi mercoledì alla spalla potrà tornare in pedana, per San Marino la rotazione diventa un problema.
La gara sta tutta nel fuoricampo di Oduber al primo inning: l’unico vero lancio sbagliato da Hernandez punito subito dal “clean-up” della Fortitudo avanti subito 2-0. Il terzo e quarto punto su Kourtis mettono al sicuro il punteggio, anche perchè i titani non la vedono mai quando si presentano con la mazza in mano. Due valide, entrambe battute dal 9 del line-up, Di Fabio, anche se la prima è un mezzo errore della difesa bolognese che l’arbitro di prima (male male anche stasera il quartetto arbitrale) aveva mascherato chiamando inizialmente l’out.
Quindi la Fortitudo pareggia e domani sera al Falchi va in scena una garacinque che avrà comunque un’importanza chiave, se non decisiva, sulla serie tricolore. Sul monte tocca agli italiani, Bocchi per Bologna, Maestri per San Marino. E forse saranno decisivi i rilievi. A proposito di rilievi, Alessandro Ercolani, 16 anni, oggi ha chiuso la partita sul monte per San Marino debuttando in una finale scudetto.