A cinque giorni dalle elezioni 2020 della Fibs, in un clima di preoccupazione a livello mondiale, che naturalmente investe anche il mondo dello sport, c’è incertezza per come si svilupperà l’assemblea elettiva di sabato a Firenze. Quanti delegati parteciperanno sul posto, quanti snobberanno l’evento, quante saranno le deleghe e che peso avranno a sostegno dei due candidati Marcon e De Luca?
Dubbi legittimi, ma intanto c’è una certezza: Pierluigi Bissa, presidente della Fortitudo Bologna, ha deciso di ritirare la propria candidatura al consiglio federale. Il motivo lo spiega il diretto interessato: “Avevo presentato la mia candidatura con riserva di valutare se prolungarla sino alle elezioni. In queste settimane ho incontrato entrambi i candidati alla presenza e alcuni candidati al consiglio federale, oltre a tante persone con le quali condivido passione e impegno. Mi sono letto con attenzione anche tutti i verbali del consiglio federale nell’ultimo quadriennio, perché prima di assumere definitivamente una decisione, ritengo serio documentarsi e informarsi per avere chiara ogni sua implicazione e conseguenza. Dopo questo prezioso momento di crescita e di aperto confronto, ho maturato la decisione di ritirare la candidatura“.
C’è una parola che Bissa pronuncia più volte: “Rispetto, l’ho fatto per rispetto nei confronti del Club e degli amici del consiglio direttivo che presiedo, con i quali ho intrapreso un percorso e sto avviando importanti progetti che richiedono il massimo impegno e dedizione. Rispetto nei confronti delle istituzioni, in particolare, del ruolo del consigliere federale, da ricoprire con totale dedizione, serietà e impegno: perché è di questo che il movimento, ora più che mai, ha bisogno“.
Come si proporrà dopo il 7 novembre? “Come ho sempre detto sin dal giorno che ho presentato la candidatura e come ho altresì dimostrato in questi anni, il mio impegno e la mia collaborazione per la crescita e lo sviluppo del movimento, prescindono e sempre prescinderanno, sia dal ricoprire un ruolo istituzionale, sia da un momento elettorale“.
Cosa si aspetta dall’urna di Firenze? “Confido che gli eletti sappiano interpretare adeguatamente il ruolo istituzionale che verranno chiamati a ricoprire, comprendendo l’importanza di ricompattare il movimento e nel difficile percorso di rilancio e di crescita del nostro sport, ogni risorsa sarà preziosa, a prescindere dal colore e dalla divisa che si indossa. Buone elezioni a tutti“.