Mano pesante della prima sezione del Tribunale Nazionale Antidoping nei confronti di Alessando Vaglio, capitano dell’UnipolSai Bologna e della nazionale italiana, squalificato fino al 5 agosto 2024.
Il 31enne seconda base originario di Montefiascone era stato trovato positivo ai metaboliti dello stanozololo in un controllo effettuato da Nado Italia a Bologna il 14 luglio scorso alla vigilia della partita di serie A1 contro l’Hotsand Macerata.
Oltre alla squalifica di quattro anni, che decorre dal 6 novembre 2020, Vaglio è stato condannato al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in 378 euro.
«Ho sempre fatto della lealtà e della correttezza uno stile di vita dentro e fuori dal campo – si è sempre difeso Alessandro Vaglio – Il ricorso alla pratica del doping è un modo di fare che non mi appartiene. I risultati che ho ottenuto sono stati sempre frutto del mio sacrificio e del sudore della mia fronte. Andò in fondo alla questione con tutte le mie forze per dimostrare la mia assoluta buona fede».
ASSOLTO DEOTTO. Assolto da ogni addebito, invece, il ricevitore del Parma Clima Alessandro Deotto, era stato sospeso dopo essere stato trovato positivo al Clostebol Metabolita (sostanza non specificata) a seguito di un controllo a sorpresa effettuato, a Parma, il 17 luglio 2020 e disposto da Nado-Italia. Finisce insomma nel migliore dei modi una vicenda che ha fatto vivere al talentuoso giocatore, rientrato a Parma dai Rangers Redipuglia, mesi davvero difficili: «Sono stato travolto da una “cosa” che mi lascia sgomento, incredulo, senza parole – ha scritto Deotto sul profilo Facebook lo scorso 7 agosto – Chi mi conosce sa di tutti i sacrifici fatti, della dedizione per l’allenamento e per tutto ciò che “ruota” attorno allo sport che amo. Come, chi mi conosce sa, del mio rispetto per l’Altro, e quindi anche dei miei “avversari” e delle regole».
Lunedì fortunatamente è arrivata la bella notizia.