Nella stessa aula del Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna in cui molti anni fa si è laureato Max Marchi, ora sabermetrico per i Cleveland Indians, nella sessione di ottobre (in pratica due giorni dopo la fine delle World Series) è stata discussa un’altra tesi sul batti e corri. Il tema è intrigante: ricostruendo statisticamente la stagione 2017 degli Astros, “purificandola” dagli inganni dei segnali rubati e dei “bang” sui bidoni per segnalare i lanci ad Altuve & C., come sarebbe andata a finire?
Il dottore in baseball si chiama Alessandro Zilio, la laurea è quella internazionale in Statistical Sciences, specializzazione Data Science. E la stagione Alessandro non l’ha replicata una sola volta, ma mille, aggiustando la performance di ogni singolo giocatore degli Astros, utilizzando un modello probabilistico degli anni ’50 (il modello Bradley-Terry) e un “codice” statistico scritto proprio da Max Marchi qualche anno fa. La conclusione “statistica” del dottor Zilio è che, anche eliminando il cheating, gli Astros avrebbero condotto la stagione da protagonisti. Poi, fino a che punto i numeri possano raccontarci la verità, è un dibattito che è stato ben immortalato nel blockbuster hollywoodiano Moneyball.
Per laurearsi sui dati del suo sport preferito, Alessandro non ha avuto grosse difficoltà, trovando in Dipartimento un relatore e un correlatore entusiasti nei professori Mario Mazzocchi e Daniele Ritelli, docenti rispettivamente di statistica economica e analisi matematica, ma anche grandi appassionati di baseball. E quelle che per il momento sono ricerche occasionali diventeranno presto un’attività sistematica.
E’ nato infatti recentemente un vero e proprio centro di baseball analytics, il BaseX (leggasi “baseics”, acronimo per “Baseball Advanced Statistical Expertise – the Italian Center for Sabermetrics”), che oltre al Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna coinvolge la Fortitudo Baseball, con l’entusiastico appoggio del suo presidente Pierluigi Bissa, e che si pone l’obiettivo di coinvolgere sia la Federazione Italiana Baseball e Softball (FIBS) che la World Baseball & Softball Confederation (WBSC), così da poter estendere le tecniche della sabermetrica anche ai numeri dell’intero movimento nazionale e mondiale. L’attività del centro si inserisce in quella di un più vasto network scientifico su “Big Data Analytics in Sport”, che coinvolge ricercatori di 22 università di tutto il mondo.
“È certamente un grande onore per la Fortitudo Baseball” spiega il presidente Bissa “poter avviare una collaborazione con l’Università di Bologna, che rappresenta una eccellenza accademica a livello internazionale. Una collaborazione da me fortemente voluta e nella quale credo molto. Ritengo infatti che queste relazioni e queste sinergie possano costituire un importante strumento di diffusione e crescita della nostra realtà e del nostro sport, in generale.
Sappiamo tutti l’importanza delle statistiche nel Baseball ed aver la possibilità di disporre di dati completi ed elaborati relativi alla nostra squadra ed ai nostri atleti costituirà un valore aggiunto da offrire ai tifosi, agli appassionati e agli “addetti ai lavori”.
Il processo di analisi dei dati verrà esteso anche ad altri settori come il marketing ed il ticketing e potrà costituire un importante supporto per la dirigenza nell’assunzione di decisioni strategiche.