
La seconda stagione di Major League in regime di Coronavirus sta prendendo il via. Dopo il rifiuto del sindacato dei giocatori di negoziare uno slittamento della partenza delle attività, è tutto pronto per l’avvio degli spring-training in vista della stagione 2021, finalmente completa delle 162 partite di regular-season previste. Quello dello scorso anno è stato un campionato “ridotto” a soli 60 incontri con una serie di nuove regole, tra cui il battitore designato introdotto nella National League, la doppia sfida giornaliera (il classico doubleheader giocato con 2 partite da sette inning) e il corridore che parte dalla seconda base all’inizio degli extra-inning. Lo scorso 9 febbraio, la Major League Baseball ha annunciato che queste ultime due modifiche continueranno ad essere in vigore anche per la stagione 2021. La grande sfida per la MLB resta quella di limitare quanto più possibile l’esposizione e la diffusione del Covid-19, pur cercando di riportare quanto più possibile alla “normalità” il campionato.
Le prime partite degli spring-training si terranno sabato 27 febbraio. Le partite di Grapefruit e Cactus League proseguiranno fino al 30 marzo con alcune franchigie che ospiteranno partite amichevoli nei loro stadi nei giorni che precedono l’Opening Day, previsto per giovedì 1 aprile.
Ogni squadra giocherà 162 partite salvo eventuali cancellazioni dovute al coronavirus. Dopo che l’All-Star Game è saltata lo scorso anno, la MLB riprenderà l’evento annuale il 13 luglio al Trust Park di Atlanta.
L’ultimo giorno della stagione regolare è previsto per domenica 3 ottobre, con le Wild Card che daranno il via alle post-season martedì 5 ottobre. Se tutto va come previsto, le World Series inizieranno martedì 26 ottobre con una potenziale gara-7 fissata per il 3 novembre.
Secondo quanto riportato dai media in questi ultimi giorni, la MLB e il sindacato dei giocatori hanno raggiunto un accordo sui protocolli di salute e sicurezza per la prossima stagione e su quali “regole speciali” tenere e quali mettere da parte. Tra queste, non ci saranno più il battitore designato in National League e i ”playoff allargati”, i roster attivi torneranno alla dimensione normale di 26 giocatori. La MLB si riserva inoltre il diritto di richiedere il “campo neutro” per le post-season se ritenuto necessario.
Seguendo l’esempio della NFL e dell’NBA, tutti i giocatori, gli allenatori e il personale essenziale dovranno indossare sempre dispositivi di tracciamento dei contatti. Tutti gli individui coinvolti saranno testati almeno a giorni alterni, mentre i loro familiari riceveranno anche test per tutta la stagione. I tifosi non erano ammessi negli stadi l’anno scorso, ma ci si aspetta che possano assistere alle partite in numero limitato a seconda delle restrizioni locali.
Sul panorama appena descritto pesa comunque l’ombra della scadenza dell’attuale contratto collettivo previsto per il prossimo dicembre 2021. Secondo fonti più o meno ufficiali, e i principali mass-media, non c’è molta fiducia che MLB e Sindacato giocatori possano raggiungere facilmente ad un accordo. Le modifiche alle regole come il battitore designato “universale” ed una riforma dei playoff che ne preveda una espansione rimangono argomenti molto caldi da mettere sul tavolo delle trattative.
Tra le curiosità del 2021, forse la più importante è che sarà l’ultima con in cui verrà utilizzato il nickname Indians per la franchigia di Cleveland. Dopo 106 anni, al termine della stagione, la proprietà della squadra dell’Ohio pone fine ad infinite polemiche ha annunciato che verrà ufficializzato il nuovo nickname, il nuovo logo e nuove casacche.
Infine la partita della MLB al “Field of Dreams” (“Lo stadio dei sogni del famoso film con Kevin Kostner, tratta dal libro “Shoeless Joe” di William P. Kinsella), originariamente prevista per il 2020 ma annullata a causa della pandemia COVID-19, con un match tra i New York Yankees e i Chicago White Sox in un campo da baseball appositamente costruito a Dyersville, Iowa, il 12 agosto.