Manca solo una vittoria ai Tampa Bay Rays per eguagliare il record di 12 vittorie consecutive datato 2004. Guidata da Lou Pinella, la franchigia allora chiamata Devil Rays sovvertì ogni pronostico. Mai a Tampa si erano viste più di 6 vittorie consecutive, e quel 12 fece veramente rumore. L’undicesima vittoria arrivata la notte scorsa sul campo dei Blue Jays agli extra-inning, autorizza la squadra della Florida a sognare visto che tra poche ore sarà di nuovo davanti al suo pubblico, al Tropicana Field, contro i non irresistibili Royals. La striscia di vittorie ha permesso ai Rays di ottenere la vetta della East Division di American League, superando seppur di poco Boston, e di tenere a -1 gli Yankees che a proposito di vittorie utili consecutive sono a quota 6: aggiungiamo che New York è fresca di cappotto inflitto ai Chicago White Sox, considerati da molti la vera squadra da battere in American League.
Il “South Side” di Chicago infatti, con 27 vittorie e 19 sconfitte è avanti a tutti nella Central Division, con Cleveland che resta a -1,5 incapace di approfittare del momento di debolezza del roster di Tony LaRussa. Sarà un caso ma dopo la polemica per il fuoricampo battuto dal prima base Yermin Mercedes lunedì scorso contro i Twins con il conto sul 3-0, i White Sox hanno perso 4 partite e vinte 2.
Chiudiamo la panoramica sulla American League con gli Oakland A’s che nonostante gli 11 strike-out realizzati in 6 inning lanciati dal partente Frankie Montas non sono riusciti ad evitare la seconda sconfitta consecutiva. Dopo aver perso gara-3 ad Anaheim contro gli Angels con 2 vittorie nella serie, il roster di Bob Melvine si è arresa in gara-1 anche in casa con Seattle, in attesa delle altre due partite. Non ne approfitta comunque Houston, ad una lunghezza dalla vetta e che ha subito un pesante “sweep” contro i “rivali di stato” dei Texas Rangers, con due partite su 3 perse agli extrainning.
Adesso gli Astros ospiteranno Los Angeles che sta vivendo un gran momento anche grazie alla striscia ancora viva per ora è ferma a 7 vittorie consecutive, compresa la serie da 3 a San Francisco con la quale i Dodgers hanno strapazzato i Giants. I campioni in carica, che condividono con i rivali di Division dei Padres l’interessante break di 9 vittorie nelle ultime 10 partite, adesso hanno un record di 29-18, mezza vittoria in meno proprio di San Diego, leader della West Division di National League. Da considerare che con le sue 28 vittorie e 19 sconfitte, San Francisco, che è terza nel suo girone, sarebbe tranquillamente davanti a tutti in qualsiasi altro girone della MLB fatta eccezione per la East Division della AL.
Saltando alla East Division della National League, le tre sconfitte consecutive in trasferta dei Mets, che perde 2-1 la serie a Miami prima di uscire battuta in gara-1 contro Colorado, permettono al duo di inseguitori Atlanta-Miami, che nello stesso periodo hanno vinto tutte e 3 le gare, di accorciare e riportarsi a -1 dalla vetta. Il girone resta comunque molto compatto visto che anche Philadelphia (-1.5), e Washington (-2) sono ad un’incollatura.
Anche la Central Division è molto combattuta. Dopo la vittoria a St. Louis per due partite ad una, i Cubs stanno dimostrando che si può mantenere alto l’onore anche quando si è in pieno “rebuilding”. I North Siders sono a 1,5 dalla vetta ancora in mano ai Cardinals, ma dietro i Brewers fanno decisamente sentire la loro presenza grazie alle 3 vittorie consecutive arrivate con il doppio successo a Cincinnati contro i Reds, e successivamente imponendosi in gara-1 contro San Diego che veniva da nove successi di fila.