Il Nettuno 1945 centra il primo obiettivo della stagione e si qualifica per la poule scudetto. Non conosce ostacoli, la squadra di Guglielmo Trinci, che liquida nel derby laziale il Montefiascone vincendo per manifesta (12-2) gara 1 e controllando senza problemi il secondo incontro (6-0). Nell’altra sfida del girone H divisione della posta tra i Red Sox di Paternò e l’Academy Nettuno.
Il Wiplanet assapora il vantaggio in avvio della prima al “Borghese” grazie a un triplo di De Simone che spinge a punto Vaglio. Nel suo attacco, però, la squadra di casa segna tre punti grazie al fuoricampo del “solito” Latimore e al doppio di Mattia Mercuri. La squadra di Licciardi si rifà sotto al terzo, con un punto che accorcia le distanze segnando con Carletti, autore di un singolo e poi arrivato a 27 metri dal punto grazie a un errore della difesa, quindi spinto a casa su una battuta interna di De Simone. Il Nettuno non si scompone, conquista un altro punto al quarto, due al quinto e con un big inning al settimo segna sei volte e chiude l’incontro prima del limite. Nel box 4 su 5 di Latimore e 2 su 3 di Mazzanti, per il Montefiascone 2 su 4 di Vaglio, Carletti e De Simone. Vincente sul monte di lancio Teran, perdente Andretta. Nel secondo confronto a Mazzanti e compagni bastano i quattro punti al terzo inning per ribadire che non si passa al “Borghese”. Con Mattia Mercuri che chiude a 3 su 4 nel box, Sellaroli a 1 su 3, incantano i lanciatori: Liguori è il vincente, concede solo una valida e lascia al piatto 11 avversari, Heyer pure non scherza con 6 K e una sola valida al passivo. Perdente Polanco.
In Sicilia due sfide giocate punto a punto. La prima vede prevalere l’Academy (10-9) grazie a un fuoricampo di Restante da 2 punti e alla salvezza sul monte di Messina, la seconda è stata ad appannaggio dei padroni di casa (3-2) che all’ultimo attacco, dopo essere stati raggiunti dai giovani nettunesi, ribaltano il risultato. L’Academy batte 13 valide nella prima sfida, costringe il partente Sciacca a scendere dopo 3,1 riprese e 10 hit subite, ma paga cari i quattro errori commessi in difesa. Paternò avanti nei primi due attacchi, 5 punti nettunesi al terzo, pari dei padroni di casa, poi l’homer da due punti di Restante sarà decisivo nell’economia della gara, insieme al singolo di D’Auria che fa segnare il punto decisivo al sesto. Nel box da segnalare il 3 su 5 di Davenport, il 2 su 4 di Gomez e l’1 su 3 di Restante. Per il Paternò, invece, il 3 su 5 di Garcia Salazar. Lanciatore vincente Dini, della salvezza di Messina (3 valide e 3 K nelle 4 riprese lanciate) si è già detto. Perdente Maglio.
La situazione è ancora più affascinante in gara 2, quando le squadre battono 6 valide per parte, Paternò segna al primo e al quarto inning, quando sta assaporando la vittoria l’Academy – mai doma – pareggia i conti con Ricci che va a punto su singolo di Passa, il quale segna su errore della difesa avversaria. Un pari al nono inning che avrebbe tagliato le gambe a chiunque, mentre Paternò reagisce ancora e con il doppio di Simone Bonaccorso (2 su 4 per lui alla fine) conquista la vittoria. Nell’Academy – che recrimina per i 9 uomini lasciati in base – da segnalare il 3 su 4 di Barbona. Lanciatore vincente Hernandez, perdente Campagna.