Lo sport a volte si diverte a rimescolare le carte. Prendiamo il baseball, prendiamo Rimini e San Marino, sono divise da una ventina di minuti di macchina, per tanti anni sono state rivali. Un neofita del nostro batti e corri, che guarda le classifiche della prima fase, probabilmente crederebbe a uno scherzo se gli dicessero che le due società hanno giocato una finale scudetto appena quattro anni fa e che l’ha vinta Rimini con l’allenatore che attualmente è il pitching coach degli altri. Oppure che San Marino non vince un titolo dal 2013. Le due società sono state reinserite nello stesso campionato, il derby sarebbe stata la logica conseguenza, uno spot vincente più sul piano mediatico che quello puramente tecnico, ma chi ha deciso la composizione dei gironi evidentemente non ci è arrivato.
Detto che la prima fase contava poco o nulla, serviva solo per delineare le otto partecipanti alla Poule Scudetto, col solo Cagliari a fare la sorpresa, sia San Marino che New Rimini hanno raggiunto i loro obiettivi di partenza. La squadra di Bindi ha dominato il proprio girone con un eloquente 12-0, svariate partite concluse per manifesta inferiorità, negli ultimi turni sono saliti di tono pitcher e battitori. Quella di Mike Romano ha preso contatto con la categoria, è partita un po’ timorosa poi ha vinto la prima partita, poi ha centrato la prima doppietta: in due sole parole tutto questo si chiama “operazione fiducia”. Purtroppo non ha potuto utilizzare lo Stadio dei Pirati per l’insopportabile querelle tra comune di Rimini e chi detiene la concessione dell’impianto e questo ha penalizzato la società del presidente Alessia Valducci.
Ora però per entrambe viene il bello o volendo il difficile. Pur con obiettivi completamente differenti. San Marino gioca per vincere, per riportare il titolo sul Titano che manca da otto anni. Oggi ha cominciato la campagna-rafforzamento con il prima base che mancava nello scacchiere, ingaggiando Ari Sechopoulos, gigante mancino canadese di nascita ma greco di passaporto e proprio in questi giorni impegnato con la nazionale ellenica nel torneo di qualificazione all’Europeo piemontese. Con lui in diamante, Ferrini e Angulo che si divideranno i ruoli di seconda e terza base. E non è ancora finita…
Erba Vita invece giocherà la Poule Salvezza, vero obiettivo della vigilia. Perché se è vero che la solidità societaria è elemento fondamentale per il futuro, ma il risultato del campo va avanti di pari passo. Sarà un bell’esame per i giovani prospetti guidati da Romano, tutti ragazzi futuribili, tutti giocatori che fin dal settore giovanile hanno giocato per vincere, sono stati sempre al vertice e ora si dovranno calare in una realtà differente per un obiettivo meno nobile ma ugualmente importante.