La notizia era diventata un po’ il “segreto di Pulcinella”. Da quando, il 18 luglio scorso, sui profili social di Tiago Da Silva, era apparsa la sua foto in casacca San Marino con la scritta “porque no”. Già, perché non tornare laddove lo aspettavano a braccia aperte, perchè sarà pure un caso, ma dal 2013, da quando Tiago ha lasciato il Titano, la bacheca del San Marino conta “solo” una Coppa Campioni nel 2014. Il 36enne pitcher di San Paolo, sbarcato in Italia nel 2005 a Redipuglia e giunto a San Marino dopo l’esperienza a Marina di Ravenna (arrivato come interbase), ha vinto 4 scudetti con la squadra della Repubblica, una Coppa Campioni e una Coppa Italia.
Le sue prestazioni di altissimo livello hanno “impedito” a San Marino di trattenerlo nel nostro campionato e così nel 2014 ha iniziato la carriera Oltreoceano, alternandosi tra Lega Venezuelana e Triplo A Messicano. Il suo girovagare è durato fino al 2017 quando si è stabilizzato ai Generales de Durango dove ha terminato il campionato pochi giorni fa prima di imbarcarsi per l’Italia.
Logico che Tiago rappresenta il valore aggiunto per San Marino in vista delle finali scudetto che cominciano giovedì. E altrettanto logico che sarà lui il pitcher partente dei biancazzurri in garadue e garaquattro, entrambe sul diamante di San Marino. “Sono emozionato a tornare in un posto dove ho lasciato tanti amici e torno per vincere il quinto scudetto, mio e della società” sono state le prime parole del pitcher italo-brasiliano.
Tiago, è bene ricordarlo, ha dato parecchio anche alla nazionale italiana, vincendo gli Europei del 2010 e 2012 e partecipando a due edizioni del Classic. Avrebbe pure fatto comodo agli azzurri in vista degli Europei, ma litigi passati evidentemente mai risolti, impediscono a Tiago di indossare nuovamente la casacca dell’Italia.