L’Italia comincia con una manifesta contro la Grecia

Gli azzurri cominciano l’Europeo senza problemi (13-3 al settimo). Super prova di Scotti sul monte. Domani sera a Torino replica col Belgio

Ezio Ratti
Alberto Mineo nella partita inaugurale dell'Europeo 2021 contro la Grecia
© Ezio Ratti

Manifesta inferiorità doveva essere a manifesta inferiorità è stata. O manifesta superiorità, dipende dai punti di vista. La realtà è che la nazionale italiana, pur senza il manager, liquida con estrema facilità la Grecia (13-3 al settimo inning) nel giorno del debutto europeo a Settimo Torinese. Gli ellenici non sono un termine di paragone accettabile per chi punta al titolo continentale e non lo saranno neppure i test di domani con il Belgio (ore 20,30, sul monte Tiago) a Torino e martedì contro l’Austria (stesso orario) ad Avigliana.

Ma l’importante è partire bene e gli azzurri l’hanno fatto, accarezzando anche la possibilità di chiuderla un inning prima, ma Brolo Gouvea è entrato male in partita subendo 3 punti dall’attacco greco (doppio di Sechopolulos del San Marino) che non l’aveva mai vista contro un Claudio Scotti tirato a lucido: 9 strike-out e mini no-hit nelle sue cinque riprese.

In attacco hanno “cantato” le mazze di Friscia (2/2 e 3 rbi), Ferrini (3/5) e di un Mineo da 2/4, un doppio e 5 punti battuti a casa.

 

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.