Manifesta inferiorità doveva essere a manifesta inferiorità è stata. O manifesta superiorità, dipende dai punti di vista. La realtà è che la nazionale italiana, pur senza il manager, liquida con estrema facilità la Grecia (13-3 al settimo inning) nel giorno del debutto europeo a Settimo Torinese. Gli ellenici non sono un termine di paragone accettabile per chi punta al titolo continentale e non lo saranno neppure i test di domani con il Belgio (ore 20,30, sul monte Tiago) a Torino e martedì contro l’Austria (stesso orario) ad Avigliana.
Ma l’importante è partire bene e gli azzurri l’hanno fatto, accarezzando anche la possibilità di chiuderla un inning prima, ma Brolo Gouvea è entrato male in partita subendo 3 punti dall’attacco greco (doppio di Sechopolulos del San Marino) che non l’aveva mai vista contro un Claudio Scotti tirato a lucido: 9 strike-out e mini no-hit nelle sue cinque riprese.
In attacco hanno “cantato” le mazze di Friscia (2/2 e 3 rbi), Ferrini (3/5) e di un Mineo da 2/4, un doppio e 5 punti battuti a casa.
Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.
Vestiranno ancora la casacca della Fortitudo Filippo Crepaldi (per il nono anno) e Matthias Zotti (per il terzo). Le loro aspettative e quelle del manager Lele Frignani
E’ morto in Olanda all’età di 68 anni il mitico lanciatore nato a L’Aja e primo europeo a debuttare in Major League con i Boston Red Sox. Stella del baseball parmigiano, ha giocato anche a Nettuno e San Marino. Mercoledì sera un minuto di raccoglimento
Primo passo concreto dell’accordo raggiunto dal City e il 1945 davanti al sindaco. Si riparte con la sfida al Paternò. La società: “#baseballcominghome”
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