Godo e il secondo piccolo miracolo

La squadra allenata da Stefano Naldoni è approdata ancora una volta alla Poule Scudetto. Il manager: “Crescita complessiva nella seconda parte del primo girone, sono frutti che arrivano già dalla passata stagione”

Flavia Zanchini
Stefano Naldoni, ex-manager del Godo
© Flavia Zanchini

Orgoglio, giustificato. Ma anche e soprattutto sano realismo. L’Hort@ Godo è approdata per il secondo anno consecutivo alla Poule Scudetto, un risultato eccezionale per la piccola grande realtà romagnola. Sarà emozionante per tutti: società, staff, giocatori e ambiente affrontare dal weekend prossimo una prestigiosa ed emozionante avventura, ma questo non significa che il Baseball Godo dovrà stravolgere le proprie, ottime abitudini. A meno di sorprese dell’ultima ora, quindi, il roster rimarrà identico anche se è imminente il passaggio da due a tre gare settimanali, cosa che certamente non favorirà il monte di lancio rossoblù che dovrà impegnare un terzo pitcher partente che segnatamente non ha queste caratteristiche. Ma la decisione delle società non fa una grinza ed è stata presa all’insegna della lucidità e del massimo realismo: i playoff scudetto sono già il top per la stagione godese, investire ora altre risorse solo per essere più competitivi a livello di quarto/quinto posto sarebbe stato un errore che avrebbe potuto complicare il bilancio da redigere a fine 2022, sempre decisivo per iniziare a pianificare un altro anno nella massima serie, il 2023.

TRE PARERI – Il manager Stefano Naldoni, intanto, sta preparando così i playoff: “Ho visto una crescita complessiva della squadra nella seconda parte del primo girone, a mio parere sono frutti che arrivano già dalla passata stagione. Cercheremo di arrivare al top all’inizio dei playoff e di fare sempre bella figura”.

Parola al presidente Carlo Naldoni: “Dopo 30 anni tra serie A e A2, grande vanto per noi, debbo dire che a Godo non c’è stata mai occasione per essere fiorenti sul lato economico, quindi abbiamo sempre fatto il passo lungo come la gamba per regolarizzare ogni cosa. I nostri volontari fanno il possibile per continuare a dare il massimo per la gestione, vogliamo comunque crescere ancora sotto questo aspetto”.

L’Hort@ – chiude invece il diesse Attilio Casadio – “che è approdata ancora tra le migliori otto squadre italiane è un piccolo miracolo, innanzitutto. Ritengo che nell’ultimo anno e mezzo la squadra abbia fatto progressi soprattutto nel box, anche se non sarà facile confermarli contro gli squadroni che troveremo. Quanto alle avversarie dico che Fortitudo, San Marino e Parma hanno numeri e valori nettamente superiori ai nostri, è ovvio, poi subito sotto questo terzetto vedo Nettuno, infine in base a quanto visto finora noi potremmo competere con le altre tre partecipanti. Bisognerà però evitare qualche errore difensivo che è spuntato spesso nel primo girone ed in questo senso dovremo migliorare”.

 

Informazioni su Sandro Camerani 46 Articoli
Sandro Camerani professionista dal 1994, ha collaborato con Repubblica e Messaggero ed attualmente con Gazzetta dello sport e Corriere Romagna. Amore per il baseball sbocciato in uno dei 17 viaggi in Usa, ha gia' visitato 18 differenti ballparks della Mlb. Ha scritto due libri (america on the road e Fortitudo basket, un terzo è in uscita)