Play-off, San Marino a segno, piove a Bologna

Centeno domina la scena sul Titano contro Grosseto. Cinque doppi e un fuoricampo per i campioni d’Italia

Lauro Bassani (PhotoBass)
Henry Centeno pitcher vincente di garauno a San Marino
© Lauro Bassani (PhotoBass)

Piove sui play-off di baseball, ma almeno una partita di semifinale si riesce a giocare: è quella di San Marino dove i campioni d’Italia battono 4-1 Grosseto, mentre a Bologna la pioggia ha rinviato di 24 ore garauno tra Fortitudo e Parma.

Sulla gara del Titano c’è la firma di Henry Centeno, il pitcher che l’anno scorso fu uno dei grandi protagonisti dello scudetto sammarinese ed è tornato proprio questa settimana per allungare il monte di lancio di Bindi. Fresco di campionato messicano, Centeno ha dominato la scena, chiudendo le sue 5 riprese senza valide subite, concedendo solo 4 basi ball e piazzando 8 strike-out.

Al resto ci ha pensato il line-up biancazzurro: curioso il fatto che su 8 valide prodotte, appena 2 sono stati singoli, ben 5 i doppi (tra cui quelli di Celli e Angulo che hanno sbloccato la partita al primo inning) e un fuoricampo, il solo-homer di Epifano al 2°. Gli altri 2 punti di San Marino sono arrivati al 4° quando Carbo ha mandato in base Epifano e Ferrini e sulla altissima battuta di Celli (giudicata poi doppio), c’è stata la complicità della difesa maremmana, in particolare l’indecisa coppia Vaglio-Albert. Quest’ultimo ha poi reso meno amara la serata grossetana con il solo-homer al 6° su Kourtis che poi ha chiuso senza alcun problema.

Stasera (ore 20,30) tempo permettendo si gioca garadue, sul monte la sfida tutta italiana tra Quattrini e Cozzolino.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.