Su una cosa Doriano Bindi e Gianguido Poma erano d’accordo alla vigilia delle Italian Baseball Series: sarà una serie lunga. San Marino scatta, Parma lo riprende. E lo fa da squadra che non molla mai e si rialza in quella garadue che poteva essere il tallone d’Achille e invece si è conclusa in gloria per gli emiliani (13-4).
Sono state pochissime nella storia le squadre che hanno “legnato” Tiago Da Silva in Italia: quella di Poma è una di queste. Il pitcher italo-brasiliano è sceso dal monte dopo 3.2 e soprattutto 9 valide concesse a un line-up esplosivo fin dal primo inning quando sono arrivate le prime tre valide e il singolo di Mineo ha spinto a casa un Desimoni da 4/5, capace al terzo inning di sparare un lungo homer a destra per il 2-0.
San Marino in questo momento nel box è Gabriel Lino e poco altro: il suo doppio pareggia la partita al terzo (2-2), poi si fa cogliere fuori base e viene eliminato da Sambucci col quale nasce una scaramuccia che in un amen coinvolge anche i due dug-out. Sembra il momento giusto per i titani, invece al quarto Parma si scatena: l’errore di Ferrini è pesante, perchè Tiago riempie le basi e il “kappa” su Desimoni sarebbe il terzo out. Invece il singolo di Joseph vale il 4-2 e mette fine alla partita di Tiago. Entra Quattrini battezzato dal triplo di un Gonzalez da 4/4 (una sentenza anche Flisi con 3/3) che sparecchia per il 7-2.
L’ottimo Fabiani è in calo, mette due uomini in base e Poma affida la pallina ad Aldegheri. L’impatto è negativo: due basi ball (saranno 6 a fine gara, ma zero valide subite) per il punto automatico del 7-3 e Angulo nel box. Due lanci rasoterra, il seconda base del San Marino “becca” e resta al piatto. Qui finisce la partita, con Bindi che preserva Quattrini e manda in pedana altri tre rilievi sui quali non si frena la furia offensiva di Parma che segna altri sei punti nelle ultime due riprese.
Ora la scena si sposta al Cavalli: lunedì c’è garatre, Lugo contro Kourtis, tutta da gustare.