Ciao “Bru”

Il baseball capitolino e nazionale piange la scomparsa di Bruno Tizzoni, lo storico dirigente che per decenni ha contribuito alla promozione del nostro sport, soprattutto a Roma. Il ricordo e il giusto riconoscimento di chi gli ha dato l’ultimo saluto

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Bruno Tizzoni (a destra) mentre riceve il premio per la vittoria in Serie A del 1984
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Anche tu ci hai lasciato. Sono passati ormai 37 anni da quanto facevamo la prima apparizione nella BF Goodrich Roma in serie A, con nuove regole. Ricordo acquistasti il mio cartellino per 3 scatole di palle, già perché il valore di mercato al tempo era espresso in palle. E da lì sono stati anni gloriosi. Assistere al tuo funerale mi ha fatto anzi ci ha fatto ritornare indietro nel tempo pensando a tutte le stagioni indimenticabili passate insieme…

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Bruno Tizzoni

Eravamo in tanti a darti l’ultimo saluto. Penso sia il giusto riconoscimento che ognuno di noi possa manifestare. Presenti, oltre al sottoscritto , Gianlorenzo Bernini, Piero Mangiapane, Antonio Sgnaolin, Maurizio Cocciolo, Massimo Sassi, Massimo Vergara, Paolo Alimonti, e tutti coloro che hanno partecipato pur non essendo presenti come Rolando Cretis, Vito Cultraro, Alberto Biagiotti, Gianfranco Pavone, Sasà De Luca, Luca Perin, Luigi Falzetti, Pippo Silvestrini, Bibi Pietrosanti, Gigi Candelori, Riccardo Tenaglia, Gaetano Lauria e moltissimi altri… Ho avuto da parte di tua figlia Simona l’onore di comunicare la triste notizia al nostro mondo, sono arrivati una quantità infinita di messaggi di cordoglio da parti di tutti coloro che ti conoscevano, indistintamente, arbitri, giocatori e tifosi, amici e “nemici in campo”. Soprattutto da Nettuno dove eri considerato con grande rispetto “l’insider trading” avendo casa proprio lì nella tana del lupo… Ti piaceva sfruculiare i più blasonati cugini nettunesi.

A distanza di tempo devo riconoscerti il merito di aver tenuto alto con Bruno Alimonti il livello del baseball a Roma, portando personaggi come Alex Bassetti, Guido Ballari, Dino Viola, Bartolo Consolo, Franco Tofani per citarne qualcuno. Certo a Roma non ha mai avuto una forte tradizione del baseball, ma abbiamo creato sinergie e giocato spesso allo stesso livello con le grandi squadre portando pubblico allo stadio e creando attenzione dei media…

Marco Sforza
La squadra del Gruppo Bassetti Roma Baseball allo stadio Olimpico. Riconoscibile Bruno Tizzoni penultimo a destra in piedi

Ora devi sapere che purtroppo non è rimasto più nulla, è sparito il campo della Acquacetosa dei bambini, non esiste più il campo di Piazza Mancini, non esiste più il campo di Rebibbia, non esiste più il campo di Lunghezza, non esiste più il baseball ma non esiste più neppure il softball. So che non eri proprio un grande appassionato…

Tutti abbiamo qualcosa da raccontare una gag, una storia e tu eri sempre al centro del racconto. Abbiamo perso tutti un grande tifoso di baseball, un grande conoscitore di baseball, un grande dirigente di baseball. Ma soprattutto un grande amico…

Che la terra ti sia lieve. Ciao Bru

Marco Sforza