1-1 e palla al centro. Le World Series sono partite in grande stile, con due sfide davvero piacevoli ed emozionanti, un salomonico pareggio sancito dalla remuntada di Philadelphia e dalla pronta risposta di Houston. Ora ci si sposta in Pennsylvania e la sensazione è che la serie sarà lunga ed avvincente come da pronostico.
Se il buongiorno si vede dal mattino, infatti, garauno ha regalato colpi di scena a non finire. Gli Astros, subito avanti 5-0 al 2° inning con due legnate di Tucker, si sono illusi di aver fatto abbastanza, per poi andare in bianco per sette riprese di fila contro i rilievi avversari. Di contro Verlander non è riuscito a mantenere il vantaggio e tra il 3° e il 4° ha incassato i cinque punti dell’aggancio (5-5). Da lì in poi dominio totale dei rilievi e partita che può decidersi solo sull’episodio. Che in realtà sono due: nella seconda parte del 9° la fantastica presa in tuffo di Castellanos che salva letteralmente la partita sullo “stoppone” di Pena con Altuve già a casa base, e il fuoricampo di Realmuto al 10°, che spezza definitivamente l’equilibrio (5-6).
In garadue però Houston dimostra perchè è arrivata fino a qui: dopo la prima sconfitta dei play-off (sette vittorie di fila, 3-0 a Seattle, 4-0 agli Yankees) fa la cosa migliore, impara la lezione. E così con tre doppi di fila ad aprire la partita, e un fuoricampo di Bregman, si riporta sul 5-0, ma dove non erano arrivate le “dritte” di Verlander ci pensano le curve di Valdez, che solo al 7° concede un punticino ai rivali (5-1). Anche stavolta però è il classico episodio a chiudere definitivamente i giochi, ma a favore di Houston: all’8° infatti il potenziale homer da due di Schwarber esce in foul di centimetri e la successiva bordata viene raccolta al volo da Tucker spalle al muro. Partita quindi che non si riapre, neanche dopo il punticino al 9° che sancisce il 5-2 finale.
Lunedì notte si riparte al Citizens Bank Park e, viste le prime due sfide, ci sarà da divertirsi.