C’è ancora il profumo di Pasqua a Godo, ma soprattutto giorno dopo giorno sale il profumo di playball e di un altro campionato che vedrà al via la squadra della piccola grande cittadina romagnola, già di per sé un traguardo eccezionale. A Godo come sempre sono state fatte le cose per bene ma rispettando soprattutto i conti societari, un segreto di Pulcinella che ha permesso di restare a galla per oltre 30 anni sul palcoscenico più prestigioso del batti e corri nostrano.
Poche le novità. È tornato in Romagna il partente Rodriguez Salas, le altre sono il catcher Acosta e il giovane Bruno, arrivato da Nettuno. Per motivi di lavoro ha lasciato invece Davide Meriggi, si spera non definitivamente.
Il presidente Carlo Naldoni presenta così la nuova annata godese: “Sta per iniziare un campionato che si presenta pieno di incognite per tante ragioni. La formula è più o meno la stessa dell’anno scorso, però con meno partite nella fase preliminare che costringeranno subito le squadre a dare il meglio di sè per riuscire ad accedere alla fase successiva. Da quello che si è potuto capire sarà un anno problematico per tutte le squadre e società per via del vertiginoso aumento dei costi post-covid e per la guerra, che stanno creando grossi problemi di gestione. Questo ha portato ad un movimento di giocatori molto ridotto. Godo nel 2023 punterà molto sulle giovani leve per vedere di consolidarne sempre più i talenti e le qualità, innestati però sul solido telaio composto dai veterani che comunque daranno loro lo spazio necessario per questa valorizzazione e crescita”.
Come sempre, lo zoccolo duro della società non è rimasto solo: “A fianco dei dirigenti e volontari veterani, si sta creando un folto gruppo di giovani entusiasti e molto motivati che assicurano certamente una continuità di azione, anche con nuove idee e nuovi impegni e progetti e questo ci fa ben sperare sia per il presente che per il futuro di questa società e di questo sport e siamo sempre alla ricerca di nuove risorse anche a livello locale. L’impressione è che anche a Godo, Russi e dintorni il baseball, pur giocato ai nostri livelli, non sia più appetibile ed adeguatamente considerato o lo sia molto meno rispetto ad un tempo. Faccio un appello a tutta la comunità di Russi, all’Amministrazione comunale e all’imprenditoria locale, perché questa nostra gloriosa società ed attività sportiva, che il prossimo anno festeggerà il sessantesimo di cui 31 anni passati ininterrottamente nella massima serie del campionato nazionale di baseball, possa continuare a vivere e consolidare la sua presenza nel baseball locale, regionale e nazionale. Da qualche anno infine siamo anche in franchigia col Ravenna baseball gestendo assieme, col nome di Bizantina baseball, alcune squadre giovanili e formando sempre nuovi giovani giocatori di talento. Credo che nessuno voglia che questa realtà debba trovarsi costretta a ridimensionare il suo impegno e quello che sta facendo per la comunità. Certamente noi, come dirigenza, siamo sempre sul pezzo, non demordiamo, anzi moltiplichiamo i nostri sforzi per mantenere viva ed attiva la società e tutto ciò che siamo chiamati a dare a questo sport a livello nazionale, regionale, locale e per i nostri ragazzi”. A Godo, insomma, non si molla mai, il manager Stefano Naldoni ed i suoi ragazzi sono pronti a vendere come sempre cara la pelle.