Girone G, San Marino “clean sheet” e primato

Grosseto non segna punti sul Titano, Parma come all’andata vince il trittico con la Fortitudo. I numeri super di Batista, Bocchi e Mineo

Corrado Benedetti 73
Matteo Bocchi ha la miglior media pgl tra gli italiani con 0,77
© Corrado Benedetti 73

Era già accaduto nella tripletta del Parma sul Senago che un trittico finisse con una squadra a chiuderlo senza punti subiti. Sempre nel girone G questa settimana il “clean sheet” per scopiazzare dal calcio, è del San Marino che ha lasciato a zero il Big Mat Grosseto. Niente “goleade”, 10 punti segnati in tre partite, ma una nettissima supremazia del monte di lancio sammarinese contro un line-up non certo arrendevole come quello maremmano. Due valide a partita, pochine e un solo arrivo in terza in 21 inning per Grosseto. San Marino ha fatto quello che serviva nelle due partite serali, battendo al momento giusto e ha sfruttato un super Garbella (ma bravo anche Sireus nella pomeridiana) al quale Bindi ha concesso il complete game. Una curiosità: Batista (assieme a Diaz e Giordani) guida la classifica dei fuoricampo a quota sei, ben quattro li ha battuti da lead-off al suo primo turno in battuta.

Il big match era comunque quello della via Emilia e si ripete esattamente il risultato dell’andata, con la serie che va al Parma Clima e la Fortitudo che consegna il primato del girone al San Marino. C’è da dire che i felsinei sperano nella cabala visto che da quell’1-2 di un girone fa, riuscirono a ottenere otto vittorie e una sola sconfitta. Cosa ha detto il derby? Che Bocchi (miglior media pgl tra gli italiani con 0.77) e Aldegheri hanno dominato garauno, che Frignani ha avuto un Rivero in difficoltà al Cavalli e i rilievi hanno fatto peggio e che un Albert per due partite azzerato, ha trascinato la “F” in garatre. E intanto Alberto Mineo allunga a nove la striscia di partite con almeno una valida all’attivo.

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Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.