Al Neptunus Rotterdam, pur essendo squadra favorita, non riesce l’impresa di conquistare il ventesimo titolo della sua storia. Dopo sette, appassionanti gare, a trionfare, per la settima volta, sono gli Amsterdam Pirates dopo i successi del 1987, 1990, 2008, 2011, 2019 e 2021. Unica eccezione, il titolo del 2020 che non era stato assegnato ai Pirates, malgrado due vittorie a zero nelle Holland Series, per decisione della federazione olandese KNBSB vista la situazione pandemica.
I Pirates avevano iniziato alla grande in semifinale battendo i campioni in carica dell’HCAW Bussum, al meglio delle cinque gare. Ma per sconfiggere il fortissimo Curacao Neptunus, Amsterdam ha dovuto utilizzare tutte e sette le gare a disposizione. Grazie ai suoi due assi del monte di lancio, Scott Prins e Nelmerson Angela, i gialloneri hanno vinto le prime due gare e le due ultime. Gara-3, 4 e 5 erano state vinte dal Neptunus, che martedì si era trovata sul 3-2 prima delle due ultime e decisive sfide, combattute fino alla nona ripresa di gara sette. Nelmerson Angela sapeva difendere il risicato vantaggio dei Pirati (9-8) compreso l’ultimo out contro i padroni di casa a Rotterdam.
Una vittoria inaspettata, ma il nuovo manager Mervin Gario ha saputo creare il giusto spirito di squadra. Durante la Coppa Campioni ad Amsterdam e Bussum, i giocatori hanno scoperto che senza i loro tre lanciatori Shairon Martis (ex-Major League), Tom de Blok (ex-Minor League) e il closer Mike Groen, tutti e tre trasferiti al Neptunus, il roster sarebbe stato comunque capace di competere a livello del Parma e dell’HCAW. Dopo la settimana europea, i Pirates si sono rafforzati con i colleghi tornati dai college americani.
Dietro 0-2 nelle Holland Series e 4-0 in gara-3 ad Amsterdam, il Neptunus sapeva sfruttare un’interruzione del match. Un appello del Neptunus faceva ritardare la gara di 45 minuti in attesa della decisione finale. Per un appello perso, arrivava però la vittoria sul campo. Il giovane lanciatore Scott Prins non riusciva a controllare più i suoi lanci e 2 punti segnati subito da Rotterdam hanno cambiato il senso unico della gara. Dal 4-2, il Neptunus ha continuato ad attaccare verso il risultato finale di 8-4 per i biancoblu. Anche le gare 4 e 5 sono state vinte dal Neptunus. Ma il match chiave era il quinto, deciso dal Neptunus nella parte bassa del nono inning: 2-1 grazie al punto vincente battuto a casa dal ricevitore Tony Krueger.
I risultati decisivi nella giornata di domenica dopo che gara-6 sabato ad Amsterdam, iniziata alle 14 con sole e vento, era poi cambiata con pioggia lunga e intensa. Dopo 7 riprese con i Pirates in vantaggio 5-1, gli arbitri hanno deciso di interrompere la sfida. Società e federazione hanno preferito continuare gara-6 domenica a Rotterdam alle 13. Dopo 15 minuti e una ripresa e mezza, la prima gara a Rotterdam era finita senza più punti segnati: 5-1 per Amsterdam come squadra casa. Sotto le telecamere della NOS, gara-7 ha dato spettacolo ai tifosi presenti allo stadio, in TV e radio. Seconda ripresa 0-4 per Pirates e pareggio dal Neptunus, terza ripresa 7-4 per Neptunus, quarta ripresa fuoricampo del capitano Roelie Henrique 7-6 e John Polonius segna poi l’8-6 sul singolo di Dwayne Kemp. Quinta ripresa pareggio di Amsterdam 8-8, ottava ripresa Jorrit Penseel batte a casa il 9-8 per Amsterdam. Col closer Nelmerson Angela, per 7 riprese sul monte, lanciatore vincente, il titolo per gli Amsterdam Pirates, il settimo della storia, diventava realtà.