La Crocetta ha ingaggiato il lanciatore destro, classe 1995, Eriel Carrillo Suarez in vista del campionato di serie A 2024. Dopo aver militato nel massimo campionato cubano con le divise di Matanzas, con cui ha vinto un titolo e Villa Clara, Carrillo si è messo in luce nelle ultime due stagioni in Italia con New Rimini e Grizzlies Torino.
E proprio le ottime prestazioni nel nostro campionato hanno convinto il manager Gilberto Gerali e il direttore sportivo Cristiano Ronchini a puntare forte su di lui per la prossima stagione: “Lo abbiamo visto all’opera lo scorso anno – sono le parole del DS – e dopo averlo scoutato insieme a Gibo, abbiamo deciso di puntare su di lui. E’ un lanciatore d’esperienza che può diventare un punto di riferimento per i nostri giovani”.
Notevoli le sue statistiche nello scorso campionato, nel quale si è dimostrato uno dei migliori nel ruolo: il suo ruolino parla di 8 vittorie e 4 sconfitte, 148 strike-out in 100 riprese lanciate, una media PGL di 1,62 con 18 punti guadagnati.
Il manager Gerali è convinto di aver trovato l’uomo giusto per la nuova Farma: “E’ un lanciatore di qualità ed è anche un serio professionista che ci dà le necessarie garanzie in vista di un campionato difficile nel quale punteremo a migliorare il risultato dell’anno scorso“.
Come gran parte dei bambini cubani, Eriel Carrillo ha iniziato a giocare a baseball molto presto, all’età di 6 anni e, dopo aver fatto tutta la trafila delle categorie giovanili, ha debuttato in prima squadra con la divisa del Matanzas quando era ancora un Under 23. Con la squadra di origine ha disputato 3 stagioni nel massimo campionato cubano, conquistando un titolo, prima di trasferirsi a Villa Clara. Nel suo palmares anche una partecipazione all’All Star Game.
Poi l’approdo in Italia, al Rimini, nel 2022 e il passaggio al Grizzlies Torino lo scorso anno: “Il mio esordio nel campionato italiano fu proprio contro la Crocetta – ha raccontato – Conosco tanti ragazzi che giocano o hanno giocato nella Farma, come Yendis, Guerra e anche altri. E’ un ambiente che mi piace molto e sono contento di poter far parte di questo gruppo”.
Dal punto di vista tecnico, ha iniziato la carriera “come rilievo, ma da quattro anni ormai faccio il partente. Ho un repertorio di quattro lanci abbastanza buoni. Mi ritengo un lanciatore bravo a districarsi in situazioni difficili e posso andare lungo nella partita, lanciando anche sette, otto o nove riprese”.
A proposito del nostro baseball, dice: “In Italia c’è un baseball diverso rispetto a Cuba, per me è un’esperienza molto interessante. Poi l’Italia è un paese bellissimo da visitare e da vivere. Per quanto riguarda il livello, credo che 30 squadre in serie A siano troppe, questo non contribuisce ad alzarlo. Anche a Parma lo si può vedere: cinque squadre nella massima serie sono troppe. La prima è ottima, la seconda e la terza un po’ meno, poi inevitabilmente la qualità cala. Inoltre il fatto che in Italia il baseball non sia professionistico influisce: la maggior parte dei giocatori ha un altro lavoro, così ci si allena due volte a settimana e si gioca il sabato, troppo poco per sperare di crescere”.
Insieme a Eriel, arriverà a Parma anche il fratello Nico, trentaquattro anni, ex-esterno nel campionato cubano, che farà parte dello staff tecnico e curerà tutto il settore giovanile e all’occorrenza affiancherà Gilberto Gerali e gli altri coach anche con la prima squadra.