Con il debutto in campionato previsto venerdì alle 20 in casa contro Macerata, una conversazione col General Manager del San Marino, Mauro Mazzotti. Tanti i temi in ballo, dalla formula del campionato alle prospettive della squadra, fino ad arrivare alla nuova organizzazione del baseball europeo.
Qual è la tua valutazione sulla nuova formula della Serie A?
“Si è lottato per tenere due serie separate e si è arrivati a questo tipo di formula. Non ci sono A1 e A2, ma questo tipo di differenziazione tra il girone A e gli altri. Per noi giocare tre partite alla settimana con squadra dal livello simile è importante, sicuramente meglio di un mese di facili successi. Incontriamo immediatamente gruppi con cui potremmo giocare anche più avanti, nelle fasi successive, e questo è positivo”
Quali sono le tue favorite per lo scudetto?
“Parma, Bologna e San Marino sono sempre in cima ai pronostici, ma io direi che, tra tutte, Bologna parte favorita per il fatto di avere lo Scudetto sul petto. Le due squadre di Grosseto e Macerata sono formazioni equilibrate e competitive che sicuramente daranno del filo da torcere. Attendiamo in ogni caso l’inizio del campionato per giudizi sullo stato dei fatti. Va anche tenuto in considerazione l’arrivo massiccio di lanciatori cubani sui quali c’è poco scouting. Iniziamo a giocare e poi riusciremo a valutare meglio le forze in campo”.
Che San Marino è quello del 2024?
“Una squadra con molte facce nuove, soprattutto per quel che riguarda il monte italiano. Per tanti motivi le nostre caratteristiche cambiano, ora vedremo come andrà. Sono arrivati tanti elementi che conoscono già il campionato italiano, per averne fatto parte anche l’anno scorso o nel recente passato. Giocatori che sanno cosa trovano in Italia e che sanno che devono essere dei guerrieri del weekend. In difesa ci sono ragazzi nuovi soprattutto per quanto riguarda il diamante, non dimentichiamo che non c’è più uno come Epifano che ha fatto la storia. Speriamo che i nuovi facciano bene tanto quanto i predecessori”.
Come sta la squadra?
“Diciamo che siamo a tre quarti di forma e che con un’altra ventina di turni i battitori entreranno più in ritmo. Le amichevoli? Bene, ma si tratta di partite sotto controllo e contano il giusto. Ora c’è il campionato ed è un’altra cosa”.
Quanta voglia vedi in questo gruppo?
“Tanta. Il fatto che siano con noi tanti giovani è positivo per questo. Crediamo che attorno a questa voglia e a questa fame si possa formare un buon gruppo”.
Qual è l’obiettivo stagionale del San Marino?
“Giocare quando gli altri hanno già smesso, quindi arrivare in finale. E poi giocarsela, ovviamente”.
Chiusura con un giudizio sulla massima competizione europea. Qual è il tuo pensiero?
“Io credo che un Campionato Europeo senza squadre italiane, olandesi e anche spagnole sia molto particolare. Un Europeo con squadre di due paesi, tra l’altro non esattamente in cima a tutti i ranking, è una forzatura. Vedremo se sarà solo un inizio propedeutico a mettere il treno sui binari e poi a sviluppare. Vedremo. Fortunatamente quest’anno c’è stato fronte comune per non partecipare a un campionato che costa tantissimo e che non dà indietro nulla”.