In memoria di un grande campione e di un amico vero

Ruggero Bagialemani scrive questo ricordo personale di Marco Ubani: “Un ragazzo eccezionale e generoso. Compagno di innumerevoli battaglie, di vittorie impossibili e di sconfitte che ci sono servite a farci crescere”

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Da sinistra Marco Ubani, Ruggero Bagialemani e Claudio Taglienti
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Un giorno tristissimo. Verso le 12 mi è arrivata una notizia che non avrei mai voluto ricevere. Il mio amico fraterno Marco non c’era più. Era volato in cielo diventando un Angelo. La vita di colpo mi è passata davanti. Compagno di innumerevoli battaglie, di vittorie impossibili e di sconfitte che comunque ci sono servite a farci crescere. Abbiamo condiviso tutto, dalla sofferenza fino al successo. Io più grande di 2 anni, esordisco in serie A nel 1978, lui nel 1981. Un ragazzo fantastico, eccezionale, generoso, buono, impagabile. Abbiamo fatto tutta la trafila dalle giovanili sul campo di San Rocco fino alle Olimpiadi. Insieme agli altri compagni con quel grande Nettuno abbiamo vinto tutto quello che era possibile vincere in Italia e in Europa. Abbiamo giocato insieme anche con la Nazionale italiana, vincendo i campionati europei. Le nostre famiglie erano legate da un’amicizia vera. Adesso Marco, il martello di Nettuno, è un Angelo. La vita ce lo ha portato via ma sarà sempre con noi. Ricordo con grandissima emozione la sua presa al volo a Portorico nel 1989 contro la squadra di casa, 40.000 persone in piedi ad applaudirlo nello stadio di Ponce. Un grande. Sono davvero molto triste. Insieme agli altri compagni di squadra domani lo accompagneremo nel suo ultimo viaggio salutandolo e ringraziandolo per averci permesso di essere suoi amici, fratelli di gesta indelebili oltre che nelle nostre menti in quelle del magnifico popolo del grande Nettuno baseball che ci ha sempre accompagnato e mai abbandonato.

CIAO CAMPIONE

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Ruggero Bagialemani è nato a Roma nel 1963. Inizia a giocare sin da bambino e si mette in luce già nelle giovanili. La sua carriera da giocatore è piena di successi, mentre l'ultima affermazione da allenatore è quella ottenuta l'anno scorso in Coppa Italia. E' alla guida della formazione verde-azzurra dal 2002 (con una interruzione nel 2009 e 2010, quando allenò il Grosseto) dopo aver vinto come giocatore 4 scudetti, 2 coppe dei campioni, 2 supercoppe europee, 2 coppe Italia e 3 coppe Ceb. Ha al suo attivo 14 "guanti d'oro", 10 come interbase e 4 da terza base. Bandiera per anni della Nazionale (convocato per ben 18 anni consecutivi, dall'82 al '98) con la quale ha vinto - unico in Italia - quattro campionati europei. Della formazione azzurra detiene ancora il record di presenze e battute valide, nell'89 è stato eletto miglior giocatore d'Europa e convocato con la All Star del resto del mondo nella partita disputata (e vinta) ad Atlanta nel '90. Di lui si ricorda anche la valida decisiva, agli extra inning, contro l'Australia a Grosseto, che portò l'Italia alla seminifale del Mondiale '98 e poi al quarto posto, miglior risultato di sempre mai raggiunto dagli azzurri. Vanta anche la partecipazione a 3 Olimpiadi, 7 campionati del Mondo e 5 coppe intercontinentali. Detiene ancora il record di battute valide (1.348) con il Nettuno, di cui è stato per 10 anni il capitano, vanta anche uno scudetto nei ranghi di dirigente nel 2001. Bagialemani detiene anche un singoolo primato: quello di 7 valide in un solo incontro (storico derby vinto dal Nettuno sull'Anzio per 44-0). Da quando guida la squadra laziale ha raggiunto quattro volte la finale scudetto, le ultime tre consecutive perse a gara-7.

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