L’American torna regina dell’All Star Game

Non basta alla National un homer da tre di Ohtani, decide il fuoricampo di Duran, eletto Mvp: 5-3. L’Home Run Derby a Teoscar Hernandez

Il match-winner ed Mvp, Jarren Duran (foto mlb.com)

American padrona. E’ durata ben poco la riscossa della National dopo nove sconfitte di fila, perchè ad Arlington la squadra di casa si è subito concessa la rivincita piegando i rivali per 5-3.

Riflettori su Skenes

L’osservato speciale è il 22enne lanciatore dei Pirates, il primo partente di Pittsburgh dal lontanissimo 1975 (Reuss), nonché il secondo giocatore di tutti i tempi a debuttare in un All Star Game dopo soli 66 giorni dal debutto in Mlb. Solo un mito come Joe Dimaggio ha fatto meglio (65), il che la dice tutta. Ebbene, Skenes se l’è cavata con tre out (tra cui Judge) e una base ball a Soto, lanciando solo il primo inning.

Botta e risposta

La sfida si è accesa al terzo inning, quando Profar e Marte hanno battuto valido e Ohtani ha colpito duramente il bostoniano Houck con un lungo fuoricampo da tre punti, il primo del super giapponese in un All Star Game (0-3). L’American però non ha fatto una piega e al cambio di campo ha restituito il tris all’ace dei Giants, Webb: valida di Semien, base a Kwan e doppio di Soto per il 2-3, mentre Fry con due out piazza il singolo del pareggio (3-3).

Chi la Duran la vince

Il quinto inning è quello decisivo: il partente dei Reds, Hunter Greene, elimina prima l’omonimo Riley e il beniamino di casa Seager, ma poi subisce la valida di Santander e soprattutto l’homer da due del bostoniano Jarren Duran per il 5-3 American. Che sfrutta a dovere un mound praticamente perfetto: il vincente è il gigante Mason Miller, che legittima la “W” con un lancio addirittura a 103.6 miglia, seguito da Ragans, Lugo, Yates e Clase, che realizza la sua seconda salvezza in carriera all’All Star Game. L’Mvp va ovviamente al match-winner, Duran, che aveva già “brillato” anche sul red carpet prepartita con un outfit sul rosa decisamente…shocking.

Home Run Derby da Te…oscar

Spettacolo ed emozioni non sono certo mancate, anche se non ci sono stati i numeroni di altre occasioni. Nel primo round a otto, passano Bohm, Witt Jr, Ramirez ed Hernandez, out Garcia, Alonso, Ozuna ed Henderson; in semifinale Witt Jr elimina Ramirez per 17-12, mentre Hernandez e Bohm pareggiano a quota 14 ma Teoscar vince poi agli swing-off per 2-1. In finale Hernandez ripete il suo 14, mentre Witt Jr, a quota 13, ha l’ultima chance per l’aggancio ma la pallina si spegne sulla parte alta del muro all’esterno centro per pochi centimetri. Per la gioia dei Dodgers, che non avevano mai avuto un vincitore dell’Home Run Derby.

Informazioni su Andrea Perari 167 Articoli
Andrea Perari, 57 anni, è nato a Perugia ma vive a Rimini dal 1977. Sposato con Nicoletta e papà di Filippo, lavora come vice-capo servizio della redazione sportiva del "Corriere Romagna". Ha collaborato anche con "Superbasket", come corrispondente riminese per partite e interviste. La sua carriera nasce però dal batti e corri. Nel 1986, infatti, fresco di maturità scientifica, si occupa della pagina settimanale de "Il Fo" sull'allora Trevi Rimini. Nello stesso anno comincia l'avventura radiofonica, la sua vera passione, con trasmissioni settimanali sul baseball e soprattutto con le radiocronache delle partite interne ed esterne. Nel 1987 sbarca in Romagna la "Gazzetta di Rimini" e da collaboratore esterno per il baseball, Andrea finisce per essere assunto nel 1990 e diventare giornalista professionista nel maggio del 1992. Da allora ha sempre seguito in prima persona il baseball romagnolo per la Gazzetta (fino al fallimento del '93) e per il "Corriere di Rimini" dal 1993 ad oggi. Ha collaborato con "Tutto Baseball", "Baseball International", "Baseball & Softball", "Radio San Marino", "Radio Rimini" e nel 1999 con "Radio Icaro", riportando dopo tanti anni, con l'inseparabile collega e amico Carlo Ravegnani, le dirette radio dei Pirati in occasione della finali scudetto giocate a Nettuno dalla Semenzato. Super (a dir poco) appassionato di baseball americano, ama trascorrere le vacanze negli States o in Canada e ha già all'attivo una ventina di partite viste dal vivo a Toronto, Montreal, New York, Boston, Miami, Tampa Bay, Chicago, Los Angeles, San Diego, San Francisco e Oakland. Ha partecipato per anni al Fantasy Baseball della Cdm con ottimi risultati e...dollari guadagnati, e tra i sogni nel cassetto c'è quello di commentare su tv locali o nazionali le partite delle Major League.

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