Da Tenerife a Parma, ecco Josè Diaz

A disposizione dello staff tecnico da martedì, il lanciatore venezuelano di passaporto croato ha vestito la casacca ducale nella stagione 2022 ed ora è pronto ad una nuova sfida in Italia dopo aver concluso il campionato spagnolo

Josè Diaz

Il Parma riabbraccia Josè Alexander Diaz, il lanciatore venezuelano di passaporto croato che ha terminato sabato i propri impegni nel campionato spagnolo con i Tenerife Marlins e che da martedì sarà a disposizione dello staff tecnico ducale in vista della serie di semifinale che prenderà il via mercoledì 7 agosto.

Diaz ha vestito la divisa del Parma Clima nella stagione 2022. Nell’occasione chiuse il campionato con un record di 5 vittorie e 3 sconfitte e con una media pgl di 2.83. Importante il suo contributo nella conquista della quindicesima Coppa dei Campioni sul campo di Bonn.

Nelle stagioni 2023 e 2024 è stato tra i principali protagonisti nella Division de Honor con la formazione dei Marlins: nel 2023 ha ottenuto nove vittorie a fronte di due sole sconfitte (mpgl 1.67) mentre quest’anno ha concluso con undici vittorie, una sconfitta e 2.05 di pgl.

“Con l’arrivo di Diaz abbiamo completato il nostro roster – spiega Maurizio Renaud, direttore sportivo del Parma Clima -. Avevamo la necessità di integrare il gruppo dei lanciatori e abbiamo pensato a Diaz che si era ben comportato nel 2022 e che si è subito dichiarato entusiasta per il rientro a Parma. Con il suo ritorno, l’arrivo di Paredes e il pieno recupero di Scotti riteniamo di messo a disposizione del nostro staff tecnico un “pitching staff” di prim’ordine”.

In precedenza Diaz aveva giocato per l’organizzazione dei Miami Marlins fino al livello di “singolo A avanzato” e nella lega invernale venezuelana con i Leones di Caracas. Il suo arrivo in Europa è avvenuto nel 2017 per disputare la Coppa Ceb con i rumeni dell’Atletico Alexandria. Nel 2019 il debutto con la nazionale croata per giocare i campionati europei. Nel 2021 ha vestito la divisa dell’Oltretorrente (6-5, 1.85) mettendo a segno 161 strikeout.

“Conosciamo bene le sue qualità – afferma Renaud -. Con una serie di semifinale al meglio delle sette partite piuttosto ravvicinate nelle date era necessario garantirsi un braccio in più che potesse garantire corretti tempi di recupero agli altri lanciatori”.

 

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